Nei giorni scorsi un uomo di origini straniere si sarebbe presentato nel piazzale di un’azienda della provincia di Treviso per proporre dell’asfalto fresco, avanzato da un lavoro precedente, per tappare qualche buca o imperfezione del terreno.
Per evitare la richiesta di un preventivo di spesa da parte del referente interessato, il proponente del servizio avrebbe definito il costo come irrisorio, in quanto il materiale sarebbe stato appunto descritto come il residuo di un cantiere precedente.
Al via libera del responsabile si sarebbero presentati nel piazzale dello stabilimento un numero considerevole di altri lavoratori e un vecchio camion con targa straniera: in pochi minuti, l’asfalto fresco sarebbe stato scaricato nel piazzale senza prestare attenzione alle richieste dell’azienda.
Gli ignoti sarebbero quindi tornati dal referente, in gruppo, presentandogli un conto di oltre una quindicina di migliaia di euro, con tanto di fattura elettronica e richiesta di pagamento in contanti.
Il referente, considerando lo scaricamento maldestro del materiale, avrebbe così richiesto di ripristinare quell’area del piazzale. A quel punto gli stranieri avrebbero cambiato tono, rivolgendosi ai responsabili dell’azienda con minacce e intimidazioni, unite a un tentativo di trattativa al ribasso per ottenere il denaro “cash”.
Dopo avere rifiutato, il referente dell’azienda ha inviato una segnalazione ai Carabinieri di una stazione vicina, che cercheranno di rintracciare i responsabili, i quali si sarebbero allontanati poco prima dell’arrivo della pattuglia dell’Arma.
(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
#Qdpnews.it
