Radiofiera, 30 anni di rock a Nordest. Da “Piova” a “Ocibei”, il racconto della storia della band e della città al Teatro Comunale

Il rock in dialetto trevigiano risuona tra gli stucchi dorati del Teatro Comunale “Mario Del Monaco” di Treviso. La band Radiofiera si è regalata un incontro speciale salendo per la prima volta sullo storico palcoscenico di Corso del Popolo,  per presentare gli eventi del trentesimo compleanno 1992 – 2022, che festeggerà con una mostra multimediale, un libro e un  tour. E, con molta probabilità, anche con un concerto proprio al “De Monaco” il prossimo settembre. Un impegno che Ricky Bizzarro, frontman dei Radiofiera, ha strappato  ad un suo fan, il sindaco di Treviso Mario Conte, il padrone di casa del teatro cittadino che ha voluto ospitare il lancio del trentennale.

1992: la band nasce, sulle ceneri dei Circle (attivi alla fine degli anni ’80), con le prime prove in una stanza dell’asilo “Santa Maria Bertilla”, accanto al Prato della Fiera, storico quartiere operaio di Treviso. I fondatori sono  Ricky Bizzarro e Bepi Fedato, che firmano insieme i primi pezzi ispirati da Lou Reed e Bob Dylan.  Sarà “Piova” (1995), la ballad elettrica e disincantata in dialetto veneto sulla realtà del Nordest  trasformata da capannoni e ambizioni, a tracciare la strada dei Radiofiera. Infatti, l’uso poetico e narrativo del dialetto veneto, non più inteso in chiave macchiettistica, conferma l’originalità della band trevigiana (già vincitrice di  Rock Targato Italia) e l’affermazione a livello nazionale. Il successo di “Piova” (“l’ho scritta di getto, quasi vergognandomi di avere usato il dialetto” dirà poi Bizzarro), registrata al Condulmer Studio di Mogliano Veneto, dove incidevano Vasco Rossi e Simply Red, porta alla scrittura dell’importante contratto con la Sony.

Quindi arriveranno i festival nazionali e internazionali, i tour in tutta Italia a cantare in dialetto veneto a Napoli o in Sicilia, per raccontare in musica l’altro volto del Nord-Est. Seguono gli album “Allarme”, “La Casa di Alice”, “Angelina / Chan Chan”, “Stea” (premio del MEI di Faenza come miglior video indipendente), “El Miracoeo” prodotto da Steve Dal Col e Simone Chivilò,  “Atinpùri” con la produzione di Giorgio Canali, “Chi toca more! Raccolta 1994 – 2003”, l’ep in vinile “17.000.000” a tiratura limitata con quattro canzoni della Grande Guerra riarrangiate in stile Radiofiera, oltre all’inserimento in varie compilation. A cui si aggiungono tanti concerti in terra trevigiana, le partecipazioni ad eventi musicali con altre band, le collaborazioni con Marco Paolini, lo storico Daniele Ceschin, il chitarrista Tolo Marton e altri musicisti di fama.

2019: i Radiofiera rientrano in sala di registrazione con Canali per incidere  la seconda parte di “Atinpùri” , lavoro che viene bloccato, così come i “live”, dall’insorgere della pandemia. Nel dicembre 2020 viene avviata la campagna di crowdfunding , sulla piattaforma digitale Eppal, per completare l’album. I fan acquistano in anticipo il disco e la band raccoglie, in meno di un mese, oltre 7500 euro per coprire le spese. Così, dieci anni dopo l’ultimo lavoro, nel giugno 2021 esce “De chi situ ti?” (etichetta indipendente Psicolabel), album di inediti con testi che parlano essenzialmente di identità. In ogni lingua del mondo, rileva Bizzarro, “De chi situ ti?” è una domanda-passaporto che si traduce in “di chi sei, da dove vieni, a chi appartieni?”, slegando la nuova ispirazione dal concetto sterile di un territorio circoscritto.

2022: è l’anno di “Radiofiera 30”, eventi organizzati per celebrare una carriera fantastica, come detto da Mario Conte nella presentazione al Teatro Comunale, che sarà messo a disposizione per un concerto “data zero”. La band del trentennale non è più quella degli esordi ed è composta da Ricky Bizzarro (voce e chitarra), Giuseppe “Bepi” Fedato (batteria), Massimiliano Bredariol (chitarra), Francesco Barbato (tastiere), Marco Feltrin (basso). La festa d’anniversario vede la  promozione del nuovo album, rilanciato anche dall’uscita l’8 marzo, festa della donna, del nuovo video “Ocibei”, girato dal videomaker Mauro Lovisetto. Quindi i cinque musicisti porteranno in tour lo spettacolo-concerto “Radiofiera 30”, che ripercorre la storia della band con la partecipazione di ex componenti e amici musicisti. Le date dei concerti estivi sono in fase di definizione, ma probabilmente il gruppo  sarà ospite di Festa d’Estate a Vascon e di Suoni di Marca sulle mura di Treviso.

I tre decenni di carriera saranno raccontati anche con una mostra multimediale, che sarà allestita nel prossimo autunno, patrocinata dal Comune di Treviso, con foto d’archivio, video inediti, letture, incontri e session musicali. Completerà la mostra un libro fotografico denso di storie, volti, testimonianze  e aneddoti. “Il tour, la mostra e il  libro raccontano anche l’evoluzione di una  società e di una scena musicale in trent’anni, e non solo di una rock band, spiegando cosa era Fiera a quei tempi, quando con Bepi Fedato ci siamo messi a suonare per toglierci dai pericoli della strada”, sottolinea Bizzarro. Il primo invito a tornare su un palco nel 2022 è arrivato dalla prima edizione del festival “Le Notti de Il  Bandito”, sei giorni tra il 22 e il 30 aprile dedicati al rock d’autore e alla musica di qualita all’auditorium Vivaldi di Cassola (Vi).

(Foto: Radiofiera).
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