Rappresentanti delle istituzioni e star dello sport testimonial per la terza dose di vaccino anti Covid. L’Ulss: “Rafforzati vax point e contact tracing”

Due azioni per spingere la Marca a fare la terza dose di vaccino: l’apertura di settemila slot al giorno dalla fine della prossima settimana (raggiungendo i parametri richiesti dalla Regione) e testimonial d’eccezione, delle istituzioni e dello sport, che invitano i trevigiani a rafforzare la protezione dal virus che ha messo in ginocchio anche l’Italia. 

Il prefetto Maria Rosaria Laganà, l’ex magistrato Carlo Nordio e il presidente di Treviso Basket Paolo Vazzoler hanno ricevuto oggi l’iniezione in diretta su Facebook, dopo avere ribadito il chiaro sì alla campagna vaccinale dell’Ulss 2.

“L’ho trovata una cosa naturale, un gesto di responsabilità, perché i problemi di salute si curano e si prevengono, in questo modo preveniamo” ha detto il prefetto di Treviso. “Lo trovo un dovere morale, verso noi stessi e verso le persone che ci sono vicine, anche per non intasare i reparti e consentire agli ospedali di curare tutti gli altri pazienti – ha aggiunto Nordio -. Non è un obbligo, è un requisito per le relazioni sociali. Come gli occhiali per chi guida”.

Vazzoler ha richiamato il gioco di squadra: “Vorrei anche rivolgermi a chi non ha fatto la prima dose. La protezione di una persona può essere importante per la protezione di tutti”. 

Accanto a loro c’erano anche altri testimonial scelti dall’azienda sanitaria per la campagna della terza dose. Il calciatore Aldo Serena (vincitore di scudetti con tre squadre diverse, Inter, Milan e Juventus) ha già ricevuto la dose booster: “Anche la mia famiglia è vaccinata. Per uscire dall’incubo del Covid dobbiamo essere uniti, serve la solidarietà di tutti”. 

E poi le ragazze dell’Imoco Volley, Sara Fahr e Monica De Gennaro: “Siamo pronte per fare la terza dose quando sarà il nostro turno – hanno detto le campionesse -. Lanciamo un appello ai giovani, andiamo a fare il vaccino, facciamolo per non perdere la nostra normalità”.

Il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi ha spiegato che, attualmente, la Marca non riesce ad andare oltre i 5 mila vaccini al giorno (dei quali solo poche centinaia sono prime dosi, il resto terze): “Stiamo rafforzando le truppe e ampliando le aperture dei centri vaccinali – spiega -. Stiamo allestendo una scuola chiusa di Asolo, aprirà la prossima settimana. Da domenica il Vax point di Ormelle sarà aperto 7 giorni su 7. Continueranno regolarmente gli altri”.

E le terze dosi in effetti decollano: le prenotazioni entro la fine di gennaio porterebbero alla copertura del 48% degli over 80, al 43% degli over 70 e al 39% degli over 60, ma anche cinquantenni e quarantenni stanno già ricevendo la dose booster.

Contagi e ricoveri intanto continuano a crescere in modo esponenziale: ieri sono stati registrati 424 casi e 6 nuovi accessi in ospedale, che portano il numero dei posti letto occupati a 120; 12 persone sono in terapia intensiva. La Marca registra 257 casi settimanali ogni 100 mila abitanti: era sotto i cento fino a tre settimane fa. La zona più esposta è il distretto di Asolo, Castelfranco e Montebelluna dove il parametro sfiora i 300 casi. È anche l’area in cui ci sono le più forti resistenze ai vaccini e dove molti Comuni sono in situazione quasi critica. Solo due Comuni trevigiani sono sotto la soglia dei 100″.

“L’Ulss 2 ha rafforzato il contact tracing, passando dai 30 operatori di settembre ai 70 attuali: “Adesso riusciamo a seguire tutti – chiude Benazzi -. Si tratta di piccoli cluster familiari, non ci sono grossi focolai. Quelli, paradossalmente, richiederebbero meno difficoltà nel tracciamento avendo un unico sito di infezione. Invece si tratta sempre di due, massimo sei persone per cluster”. 

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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