Riaffiora la Treviso medievale: il Canale delle Convertite torna a scorrere a cielo aperto. E l’Israa “restituisce” alla città una nuova area pedonale

La Treviso medievale torna in superficie. Il Canale delle Convertite non è più totalmente interrato e torna a scorrere a cielo aperto, lungo una parte del tratto di due chilometri che da Porta San Tomaso defluisce verso via San Girolamo Emiliani, dove riaffiora dopo il passaggio sotto Borgo Mazzini, sede del tradizionale mercato cittadino.

L’intervento di riqualificazione è stato condotto dal Comune, settore dei lavori pubblici, in accordo con l’Israa, l’ente degli istituti di assistenza agli anziani. Il Canale delle Convertite, infatti, attraversa l’area che ospitava la casa di riposo Umberto I di Borgo Mazzini.

L’intervento ripristina la corretta lettura di un tratto della fossa capitale delle Convertite, posta a difesa delle mura medievali nella parte ad est. Inoltre è utile a una maggiore pulizia del corso d’acqua e della rete idrica di riferimento, spesso è ostruita dalle radici delle piante e dai fanghi sedimentati, come illustrato ieri dall’assessore Sandro Zampese nella cerimonia di inaugurazione del tratto risistemato, insieme al sindaco Mario Conte e a Mauro Michielon, presidente dell’Israa.

La riapertura del canale è stata effettuata all’interno del cortile retrostante la chiesa di Santa Maria Maddalena, progettata seguendo le mappe storiche di inizio ‘800 per determinare il corso originario. L’intervento si inserisce in un progetto più ampio.

È il primo passo per mettere a disposizione dei trevigiani una nuova area pedonale di circa 1200 mq, di proprietà dell’Israa e restituita ai cittadini, come sottolineato da Michielon. “Renderemo fruibile a tutti i trevigiani quest’area, che prima era un ex convento poi diventata casa di riposo, mai accessibile finora”, ha comunicato il presidente dell’Israa, “poi entro fine anno apriremo un varco su Borgo Mazzini per dare accesso a questi giardini, in modo da creare un’area pedonale da Borgo Mazzini verso via Casa di Ricovero. In futuro, passando dal chiostro e dal giardino dei grani, i trevigiani avranno un percorso di quasi duemila metri quadri, un’area vastissima nel centro di Treviso che l’Israa ha ritenuto di restituire alla città visti tutti i lasciti e le donazioni ricevute dalla stessa negli anni. E’ stata importante la sinergia con l’amministrazione comunale”.

Riportare alla luce un tratto delle Convertite ha richiesto un impegno di 397 mila euro, di cui una parte finanziata dal programma Veneto Adapt. I lavori sono stati eseguiti dalle imprese Crea e Cimitan, che hanno dovuto demolire le superfetazioni sorte a ridosso dell’ex convento per ripristinare lo stato originario, razionalizzando i ponticelli di accesso, che un tempo dal chiostro portavano all’interno del vecchio convento.

Le sponde del canale esistenti sono state restaurare con la pulizia dei mattoni facciavista e la sostituzione di parti danneggiate o in degrado. Dove le sponde non c’erano, sono state costruite in calcestruzzo armato, rivestito anche questo di mattoni prodotti a mano, in continuità con le sponde esistenti.

Inoltre nel cortile è stata costruita una rampa di discesa verso il canale a “pelo d’acqua”, a memoria delle antiche “lavandere”, con scalinata e piano rivestito in pietra d’Istria Orsera. I nuovi ponticelli hanno una struttura d’acciaio e pavimentazioni in masselli di legno, pensati per resistere al tempo e alle intemperie.

“Questa operazione è molto importante dal punto di vista idrogeologico e ambientale, a conferma che Treviso è una città d’acque”, ha concluso il sindaco Conte, “è il risultato di un lavoro di squadra, siamo contenti di avere una spalla nell’Israa e soprattutto non vediamo l’ora che il progetto prosegua. Questa sinergia con l’istituto ci sta facendo scalare le classifiche nazionali, facendoci diventare un vero e proprio modello nei progetti dedicati alle persone anziane”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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