“Riforma carburanti tra luci e ombre”

Riceviamo e pubblichiamo dal gruppo Gestori Carburanti Treviso, a firma del coordinatore Moreno Parin:

“Mercoledì al Ministero delle Imprese e del Made in Italy sono state presentate le linee guida per quello che sarà il progetto di riforma della rete carburanti italiana, non si può non dare atto a MiMIT e Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di aver svolto un lavoro non facile per le ovvie difficoltà di armonizzare le esigenze dei diversi attori del comparto con la finalità principale di un beneficio per i consumatori.

Fermo restando che un giudizio di merito lo si può dare solamente con il testo integrale del Disegno di legge che, al momento, non conosciamo, nelle linee guida presentate vediamo luci e ombre, luci nel vedere la volontà di provare una volta per tutte a rendere più europea la distribuzione di carburanti in Italia, ombre nella mancanza del dettaglio di come saranno, o sono, definiti i dettagli per raggiungere l’obiettivo.

Si potrebbe usare la metafora di aver visto la presentazione di un bel libro, averne letto la prefazione e la definizione dei capitoli ma con le rimanenti pagine in bianco. Per quanto ci è stato presentato vediamo delle criticità nella riduzione del numero degli impianti esistenti, ci sono si degli incentivi ma abbiamo seri dubbi in merito alla loro reale efficacia per una riduzione degli impianti esistenti, riduzione che, secondo noi, dovrebbe riguardare almeno ottomila impianti.

E anche è piuttosto povero l’indennizzo ai gestori che saranno estromessi dalla rete. Positivo il giudizio sulla volontà di modificare le modalità dell’obbligo dell’esposizione del cartellone del prezzo medio regionale, potendolo facoltativamente sostituire con un QR-Code.

Perplessità invece per la prevista abolizione dell’obbligo dell’esposizione del differenziale di prezzo tra self service e servito, da una parte un obbligo in meno che non guasta, dall’altra viene reso meno evidente l’assurdo differenziale di prezzo imposto dalle compagnie petrolifere ai gestori, e su questo balzello il ministero dovrebbe intervenire d’imperio.

Molte ombre invece per quanto riguarda il rapporto gestori-titolari degli impianti, compagnie, retisti e altri, ombre relative alla mancanza di tutti quei dettagli che su questo delicatissimo tema fanno la differenza, e che differenza. Su questo fondamentale punto in sede di incontro abbiamo sinceramente condiviso e sostenuto quanto dichiarato dai colleghi presidenti di Faib, Fegica e Figisc, ma non dimenticando di invitarli a essere più coraggiosi nella condivisione delle iniziative sindacali a tutela della categoria, le diversità, se condivise, danno sempre un risultato positivo.

In definitiva il giudizio su quanto presentato non può che essere necessariamente sospeso in attesa di poter leggere il dettaglio del provvedimento che andrà emanare il governo, nell’attesa provvederemo a segnalare al ministero le nostre perplessità in merito a quanto visto e sentito mercoledì”.

(Foto: archivio Qdpnews.it)
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