La Rsu MOM, unitamente alle Segreterie provinciali di Fit Cisl, Ugl Fna e Uiltrasporti, essendo in disaccordo su più punti con la direzione aziendale, ha deciso di invitare i lavoratori propri iscritti e simpatizzanti ad aderire allo sciopero di quattro ore di sabato 11 maggio proclamato dalle sigle sindacali non elette in RSU ma presenti in azienda.
“La decisione di aderire a tale manifestazione di lotta, pur non condividendo i contenuti delle richieste alla base della stessa perché basati su proposte irrealizzabili – spiega Stefano Bergamin, vicesegretario della Fit Cisl Belluno Treviso e alla guida della Rsu dell’azienda di trasporto pubblico locale – deriva dalla necessità di dare un segnale forte e chiaro all’azienda, che al tavolo delle trattative mostra continuamente un atteggiamento ostile e provocatorio come si volesse fare melina o ancor peggio fare saltare il tavolo. Abbiamo deciso di intraprendere tutte le azioni necessarie per riportare la contrattazione nei giusti termini, inclusa l’adesione allo sciopero proclamato dalle sigle non rappresentate dalla Rsu, per trasformare la giornata di sabato in un segnale importante, che l’azienda non potrà ignorare”.
“Basta con incontri infiniti che non portano mai a un risultato concreto – spiega Bergamin con Francesco Lo Presti (Uil Trasporti) e Stefano Dalle Sasse (Ugl FNA) -, vogliamo definire un Premio di risultato, chiediamo più sicurezza sul lavoro, adeguamento dell’organico, definizione del riconoscimento economico per le giornate di ferie arretrate, aggiornamento del valore dei buoni pasto finora mai rivalutato e adeguamento della pulizia dei mezzi e dei depositi, informatizzazione e digitalizzazione, che invece di essere considerata una risorsa sembra essere un problema. Tutti argomenti oggetto di discussione e di proposte concrete da parte della Rsu in sede di trattativa con l’azienda, che da parte sua però continua ad agire con il chiaro intento di dilatare ad oltranza i tempi di ogni soluzione. La scelta di aderire a questa azione di sciopero è dettata dalla necessità di accelerare i tempi di ripresa delle trattative, per arrivare entro maggio alle risposte concordate e verbalizzate”.
Un esempio semplificativo ma non esaustivo è sulle proposte di Premio di risultato presentate dalla dirigenza in cui si intende escludere i dipendenti degli impianti fissi. Successivamente, è stato corretto il tiro con la proposta di fare un Pdr con obiettivi da raggiungere, ma per il solo personale viaggiante, con la clausola che al raggiungimento dell’obiettivo, il premio va diviso tra tutti i lavoratori: autisti, manutentori e impiegati.
“Proposte fatte – sottolinea la Rsu Mom – ma che la stessa dirigenza non ha avuto il coraggio di fare verbalizzare. Per questo motivo, abbiamo deciso di intraprendere tutte le azioni necessarie per riportare la contrattazione nei giusti termini”.
“Nonostante tutto il nostro impegno ai tavoli e con proposte realizzabili – conclude la Rsu – dispiace dover arrivare a queste manifestazioni che costano ai lavoratori e danneggiano gli utenti, ma il modus operandi di questa direzione aziendale comporta tempi biblici inaccettabili per ogni operazione. Rivendichiamo quindi la differenza tra le nostre richieste e quelle segnalate dalle altre sigle sindacali, ma invitiamo con forza i lavoratori a sostenere la protesta, sarà questo il segnale per cui l’azienda dovrà prendere atto del malumore crescente tra i lavoratori e sarà l’incentivo per cambiare atteggiamento per il bene di tutti: azienda, lavoratori e utenti”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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