Samosa, curry nepalese e gelato salato: un viaggio del gusto da Bombay alle vette dell’Himalaya

Il kulfi

“Il giro del mondo in 80 grammi” prosegue a vele spiegate verso destinazioni remote. Navigando attraverso l’Oceano Indiano, l’Europa con i suoi piatti “rassicuranti” sembra un lontano ricordo. Giovedì scorso la quinta delle dieci cene tematiche organizzate dal “Bloom” di Treviso, è valsa come un viaggio di sola andata verso tre nuove mete: India, Nepal e Bangladesh

Tovaglie, manufatti originali indiani, le note dolci dell’incenso e la melodia del sitar a rendere ancora più suggestiva l’atmosfera del locale in via san Liberale “vestito” a tema per l’occasione. In questo viaggio nei sapori, infatti, nulla è lasciato al caso, e ogni dettaglio contribuisce ad un’esperienza culturale, oltre che culinaria. 

Lo chef Matteo Bianchin 

Un antipasto…a Bombay 

Giunti esattamente a metà del giro del mondo ispirato all’avventura dei protagonisti del romanzo “Il giro del mondo in 80 giorni” la curiosità aumenta ad ogni tappa. Quale ricetta sfodererà chef Matteo Bianchin per catapultarci nel bel mezzo della metropoli di Bombay? 

Samosa di verdure con salsa raita

La scelta ricade sul samosa di verdure, un grande classico della cucina indiana. Si tratta di un fagottino di pasta croccante dal cuore morbido e speziato, servito in questo caso con della salsa raita, simile allo tzatziki ma con l’aggiunta di coriandolo, e una salsa agrodolce. 

Questo “finger food” è molto apprezzato anche dai meno avvezzi ai sapori forti della tradizione indiana. Il ripieno avvolgente di patate e anacardi, infatti, bilancia le punte più piccanti delle spezie, un mix fra curry, coriandolo, cumino e peperoncino che invita a fare il bis. 

Sotto le vette dell’Himalaya 

Dall’antipasto si passa alla portata principale della serata, un daal bhaat tarkari, piatto tipico delle aree montuose del Nepal. La versione originale è vegetariana, prevede infatti solo riso e lenticchie, un binomio che lo chef arricchisce con uno spezzatino di manzo (in bocca scioglievole come burro). L’aggiunta di carne in effetti è contemplata anchevolendo rimanere fedeli alla tradizione nepalese, Tuttavia, la carne impiegata è solitamente di bufalo, montone o yak.  

Il daal bhaat tarkari con carne di manzo

Se il daal bhaat rimanda a “riso e lenticchie”, con tarkari s’intente una miscela di due diversi tipi di curry: un curry tipico dell’India meridionale e un curry thailandese per un totale di 40 tipi di spezie diverse. Ad ogni boccone si ha l’impressione di essere altrove, trasportati da sapori mai provati prima e il tutto entro il tempo di un pasto riproposto (al netto della scelta della carne di manzo) in maniera fedele alla versione originale.

Il gelato non gelato bengalese 

Per il gran finale il viaggio del gusto ci conduce fino in Bangladesh. Il menu della serata prevede come dessert un kulfiuna sorta di semifreddo molto diffuso in generale in tutto il subcontinente indiano. Per quanto sia complesso risalire alle origini della ricetta, pare che questo “gelato non gelato” sia nato nelle aree montuose dell’India miscelando il latte di yak selvatico con la neve. 

kulfi

Quello proposto giovedì scorso è un kulfi salato aromatizzato al mango con pistacchi all’interno e una spolverata di petali di rosi ad aggiungere un tocco di eleganza a questo dolce cremoso e delicato, “da lasciar sciogliere lentamente sul palato”, suggerisce chef Bianchin. 

Come vuole la tradizione indiana sulle tavole degli ospiti non sono mancate delle piccole ciotoline con cristalli di zucchero e semi di finocchio da sgranocchiare come digestivi fra una portata e l’altra che nella cultura indiana contribuiscono a creare un’atmosfera armoniosa in tavola. 

Alberto versa una tazza di tè Assam Chai

La cena si è conclusa con un tè Assam Chai, un tè nero che prende il nome dall’omonima regione indiana di provenienza (l’Assam) fra i più diffusi in India, con piacevoli note speziate di cardamomo, zenzero e cannella. La prossima tappa? Il viaggio proseguirà  il 7 dicembre alla volta del sud est asiatico. 

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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