Scherma, il trevigiano Jacopo Bonato vince l’oro agli Europei under 20 in Serbia: “Dedico la vittoria a compagni, maestri, famiglia e organizzazione azzurra”

Il mercoledì da leoni della scherma azzurra regala una medaglia d’oro e due di bronzo. Ha il sapore del trionfo per l’Italia la quinta giornata dei Campionati Europei Giovani e Cadetti di Novi Sad 2022, che segna la conclusione del programma dedicato agli Under 20.

Il team di fioretto maschile, composto da Giulio Lombardi, Tommaso Martini, Damiano Di Veroli e dal trevigiano Jacopo Bonato vince l’oro, mentre due terzi posti arrivano dalla spada maschile (Filippo Armaleo, Enrico Piatti, Simone Mencarelli e Matteo Galassi) e dalla sciabola femminile con Mariella Viale, Manuela Spica e le padovane Carlotta Fusetti (Petrarca) e Lucia Stefanello (Padova Scherma).

Inarrestabile è stata la marcia degli azzurrini, guidati a fondo pedana da Giuseppe Pierucci e dall’olimpionica Francesca Bortolozzi, Maestra della Comini Padova. Senza storia sia il match del tabellone da 16, vinto per 45-25 contro Israele, che l’assalto dei quarti con l’Ungheria chiuso con un ancor più netto 45-22.

In semifinale il quartetto Martini-Di Veroli-Lombardi-Bonato ha trovato la Francia, prendendo subito il comando dell’incontro e mettendo tra sé e i transalpini un margine aumentato stoccata dopo stoccata. Il 45-31 che ha consegnato all’Italia il pass per la finale è specchio fedele di una sfida tutta tinta d’azzurro. S’è arrivati così al match per la medaglia d’oro contro la Polonia. Una finale equilibratissima: l’Italia parte forte, i polacchi si rifanno sotto e dalla terza frazione in avanti sorpassano e danno la sensazione di scappar via. Da lì, ciascuno per la propria parte, gli azzurrini riescono a restare nell’incontro riavvicinandosi pian piano: Lombardi ci riporta a -3, Di Veroli si scatena e archivia l’ottava frazione in parità, Martini chiude completando il capolavoro: 45-41 per l’Italia, titolo europeo e Inno di Mameli che risuona alla Spens Arena.

Jacopo Bonato, allievo di Francesca Dalessandri a Scherma Treviso, è partito con il ruolo di riserva ma ha sempre risposto presente quando è stato chiamato in causa, vincendo tutte le frazioni di gara in cui è stato impegnato. “Dedico questo oro – sono state le parole dell’atleta trevigiano a fine gara – ai miei compagni, ai miei maestri a casa, alla mia famiglia e all’organizzazione azzurra che qui è stata straordinaria”.

Come detto, è arrivato il bronzo per la sciabola femminile azzurra. Prestazione eccellente anche quella offerta dal quartetto Viale – Fusetti – Stefanello – Spica, condotte a fondo pedana dai maestri Tommaso Dentico e Sorin Radoi. Debutto convincente con la Gran Bretagna, sconfitta 45-18, poi il quarto di finale comandato fin dal principio contro la Polonia e che ha visto le azzurrine imporsi per 45-38. Lo stop è arrivato però in semifinale contro l’Ungheria, che facendo suo il match per 45-18 ha dirottato l’Italia alla sfida per il bronzo contro la Turchia. Grintose e con tanta voglia di tornare a casa con una medaglia, le azzurrine si sono prontamente riscattate vincendo la sfida contro le turche per 45-42 e conquistando il terzo gradino del podio. Carlotta Fusetti e Lucia Stefanello sono state protagoniste in tutti match della squadra azzurra, recitando un ruolo da protagoniste.

Luccica anche il bronzo degli spadisti. Il cammino di Armaleo, Piatti, Mencarelli e Galassi, seguiti dai maestri Paolo Zanobini e Mario Renzulli, è cominciato con una schiacciante affermazione per 37-22 sulla Bulgaria.

A seguire, l’Italia ha conquistato un posto tra le “top 4” grazie al successo con il punteggio di 45-41 contro l’Estonia, in un assalto teso, a lungo fermo dopo un cartellino nero per passività a un componente della squadra estone, gli azzurrini sono stati però bravissimi a restare concentrati e a imporsi 45-41. Qui il grande rimpianto di un’ottima semifinale disputata contro la Svizzera, testa di serie numero 1 del tabellone: un incontro equilibratissimo, condotto punto a punto, e vinto dagli elvetici per 30-29 solo al minuto supplementare.

Con tanta rabbia e adrenalina dentro, gli spadisti azzurri sono riusciti però a conquistare meritatamente il terzo gradino del podio, battendo la Francia per 38-34 nella finale per il bronzo.

L’Italia conclude così la spedizione Under 20 con sette medaglie. A livello individuale sono arrivati l’oro del fiorettista Giulio Lombardi, l’argento di Irene Bertini nel fioretto femminile e il bronzo dello spadista Matteo Galassi.

Quattro volte gli azzurrini sono saliti sul podio nelle prove a squadre: d’oro il team dei fiorettisti con Giulio Lombardi, Tommaso Martini, Damiano Di Veroli e Jacopo Bonato, argento per gli sciabolatori Pietro Torre, Emanuele Nardella, Lorenzo Ottaviani e Giorgio Marciano, poi i bronzi degli spadisti Filippo Armaleo, Enrico Piatti, Simone Mencarelli e Matteo Galassi e delle sciabolatrici Mariella Viale, Carlotta Fusetti, Lucia Stefanello e Manuela Spica.

(Fonte e foto: Federazione Italiana Scherma).
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