Grande delusione anche tra i neroazzurri trevigiani per la sconfitta dell’Inter nella finale di Champions League di ieri sera allo stadio olimpico Atatürk di Istanbul, vinta dal Manchester City di Pep Guardiola.
Nei vari Inter Club della Marca e in locali come il Bar Caffè Centrale da Bepi a Cornuda, dove si poteva seguire la partita con fiumi birra e “panini onti”, tanti i musi lunghi e le facce scure alla fine del match.
C’è anche chi è volato in Turchia per sostenere la squadra allenata da Simone Inzaghi: è il caso di Sergio Roccon (in foto di copertina), per 24 anni direttore logistico della Mionetto, a Istanbul in rappresentanza dell’Inter club “Sandro Mazzola” di Cornuda, che ha sede nella Trattoria Montello.
Solo qualche settimana fa, Roccon aveva festeggiato il raggiungimento della pensione con tanti amici, colleghi e l’improbabile band “I Compagni di Merende” al ristorante “Casa Brusada” di Crocetta del Montello.
Il regalo di pensionamento tanto atteso, però, non è arrivato anche se l’orgoglio e l’attaccamento per la propria squadra del cuore non sono stati scalfiti di un millimetro.
“Si torna con il rammarico di aver buttata via la partita – commenta Roccon -. Il City di ieri era battibile e lo abbiamo dimostrato fino all’ultimo secondo di partita. Purtroppo, però, la coppa è andata a loro e solo questo è quello che conta. È stata comunque una grande serata e i nostri tifosi hanno dimostrato cosa significa fare il tifo per la squadra del cuore. Incitamenti dall’inizio alla fine della partita. Almeno abbiamo vinto questa sfida con gli inglesi. Sempre forza Inter!”.
Con la vittoria di Istanbul, il Manchester City conquista il triplete e la sua prima Champions nella storia.
Dopo un primo tempo senza grandi occasioni e l’infortunio di De Bruyne, la sfida si è accesa nella ripresa dove Lautaro non ha trovato l’1-0 davanti a Ederson.
Al 68’ Rodri ha affondato i nerazzurri, la traversa ha negato il pari a Dimarco mentre Lukaku ha sprecato nel finale.
(Foto: per concessione di Sergio Roccon).
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