Si allarga la povertà tra i pensionati, Confartigianato in rivolta. Pastro: “Ignorati dal governo”

La povertà tra i pensionati si allarga sempre più, anche a causa dei provvedimenti assunti dai governi che si sono succeduti negli ultimi anni, che non hanno fatto altro che accentuare la disparità fiscale a loro sfavore.

La perdita del potere d’acquisto delle pensioni dovuta al ridimensionamento, se non a volte perfino all’azzeramento, della rivalutazione annuale in base all’inflazione, a cui si somma l’aumento della pressione fiscale, soprattutto a livello locale, ha comportato una svalutazione dei trattamenti che arriva, secondo alcuni studi, anche al 10%.

Nonostante questi dati siano tutt’altro che incoraggianti, questa categoria è stata del tutto ignorata dai vari provvedimenti assunti a livello governativo, che si sono concentrati invece sulla tutela dei lavoratori dipendenti, si pensi all’assegno di 80 euro (poi 100) o alla riduzione del cuneo fiscale.

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Questo è ciò che chiede l’Anap: interventi urgenti che assicurino ai pensionati un trattamento equo che permetta loro di vivere una vita dignitosa, per non scivolare verso la condizione di povertà relativa, se non di quella assoluta.

L’Associazione Nazionale Anziani e Pensionati, costituita all’interno di Confartigianato quale libera organizzazione di categoria, senza finalità di lucro, si propone infatti di rappresentare, tutelare e difendere gli anziani e i pensionati, senza limitazioni di sesso, età, etnia o condizione sociale. Conta 7.600 soci (il che lo rende il gruppo più numeroso a livello nazionale) e opera organizzando attività di diverso tipo: dagli appuntamenti culturali, ai seminari dedicati alla salute, alle campagne di prevenzione e sensibilizzazione.

Sono oltre 240mila i pensionati trevigiani, che ingrossano le file dell’esercito che ne conta 1,5 milioni in Veneto e 16 milioni in Italia, che vengono ignorati dal Governo” commenta Fiorenzo Pastro, presidente provinciale e regionale del gruppo Anziani e pensionati di Confartigianato.

Non va dimenticato, inoltre, che l’emergenza Covid-19 ha aggravato la situazione degli over 65 che, da una parte, essendo i soggetti più fragili, hanno dovuto sostenere significative spese, soprattutto sanitarie, e dall’altra hanno dovuto affrontare situazioni familiari difficili e a volte persino supportare, anche economicamente, i figli a cui il Covid ha tolto o ridotto gli stipendi.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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