Un nuovo importante bando per migliorare la sicurezza all’interno delle aziende (anche individuali). Un’opportunità da 500 milioni a fondo perduto in tutto il territorio nazionale (divisi per regione) che l‘Inail offre per incentivare le aziende per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
La somma disponibile lo scorso anno per il Veneto è stata di quasi 28 milioni che hanno coperto i progetti di miglioramento di circa 480 aziende.
Per accedere al bando bisogna presentare dei progetti ben definiti per ridurre i rischi aziendali e utili a migliorare la sicurezza dei lavorati. Ma dei finanziamenti saranno dedicati anche al settore primario dove oltre all’aspetto della sicurezza si punterà anche all’abbassamento delle emissioni ambientali con la possibilità di cambiare macchinari obsoleti.
A spiegare i requisiti e i metodi per partecipare al bando è Enrico Bigolin Capo Area Ambiente e Sicurezza di Confartigianato Imprese Treviso. L’associazione di categoria offre supporto completo agli associati che vogliono partecipare.
Chi può partecipare a questo bando?
Possono partecipare tutte le imprese, anche individuali. Poi ogni anno vengono individuate delle categorie esclusive con degli interventi specifici. Anche quest’anno ci sono alcuni codici Ateco particolari, di conseguenza alcuni settori hanno un asse di intervento dedicato.
Come di accede a questo bando?
Innanzitutto, bisogna presentare una domanda a cui ci sono dei prerequisiti come, ad esempio, avere l’attività già in esercizio al 20 dicembre 2023 e la sede nella regione in cui si presenta il bando. Tutta la procedura è telematica e si compone sostanzialmente in tre fasi: registrazione della domanda, invio telematico della domanda, invio della documentazione a completamento.
Quali sono i prerequisiti per registrare la propria domanda?
Il raggiungimento di un determinato punteggio che si ottiene dalla somma dei punteggi parziali in base alle caratteristiche aziendali. Sono più avvantaggiate le aziende di piccole dimensioni, con un fatturato basso e con un rischio aziendale maggiore. Un ulteriore punteggio viene dato in base al progetto che presento. Se si raggiungono i 120 punti posso registrare la domanda: questa fase si apre 14 aprile e si chiude il 30 maggio. Il tutto va fatto sul portale dell’Inail.
E poi?
Dal 3 giugno si possono scaricare i codici identificativi abbinati a ogni domanda presentata rispettando i prerequisiti. Questo codice deve essere inviato durante il click day e se riesco a posizionarmi in posizione utile posso avanzare alla fase successiva.
Se si supera anche questa fase cosa bisogna fare?
Dopo bisogna presentare la documentazione. Bisogna avere un progetto ben chiaro di quanto si vuole realizzare. Una parte degli interventi riguardano la sicurezza all’interno degli ambienti di lavoro come, ad esempio, la rimozione delle coperture in amianto o l’installazione di ancoraggi per operare in altezza. Ma ci sono importanti fondi anche per la sostituzione di macchinari o di trattori agricoli o per interventi per ridurre il rischio di malattie professionali.
Confartigianato come si inserisce in questa opportunità?
È da una decina di anni che gestiamo questi bandi offrendo supporto a chi vuole partecipare fornendo sia le informazioni iniziali che seguendo i nostri associati in tutte le fasi. Una volta “vinto” il click day Inail valuta se la scelta rispetta le caratteristiche del bando.
Una volta terminata la fase di caricamento della documentazione quali sono le tempistiche di risposta da parte di Inail?
Le risposte arrivano entro 120 giorni. La somma del finanziamento è pari al 65% del fatturato del progetto presentato per un minimo finanziato di cinque mila euro e un massimo di 130 mila. La realizzazione del progetto deve avvenire entro 356 giorni dalla risposta positiva dell’Inail.
Ovviamente il vostro consiglio è quello di partecipare a questo bando…
Diciamo che è meglio approfittare. Soprattutto se devo migliorare l’ambiente o le condizioni di lavoro che richiedono un investimento importante, questa è un’opportunità da non farsi scappare.
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