La Marca guadagna una posizione rispetto allo scorso anno comparendo al ventesimo posto nella classifica generale de Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle 107 province italiane. A pesare nel ranking sono i punteggi dei sei indicatori “Ricchezza e Consumi”, “Affari e lavoro”, “Giustizia e sicurezza”, “Demografia e società”, “Ambiente e Servizi” e “Cultura e tempo libero”.
Treviso si piazza al 24esimo posto in relazione al primo indicatore (in salita di 4 posizioni) e al 34esimo per “Affari e lavoro”. La performance migliore della Marca si riscontra alla voce “Demografia e società” dove la provincia di Treviso sale di 25 posizioni guadagnando il primo posto per speranza di vita alla nascita. In relazione all’indicatore “Giustizia e Sicurezza” Treviso è ottava nel ranking generale, al quinto posto tra le province italiane con il più basso indice di criminalità e prima nell’indicatore “delitti informatici” con un numero esiguo di denunce ogni 100 mila abitanti.
Guardando all’area “Ambiente e Servizi”, la provincia sale di 15 posizioni rispetto al 2022 e si distingue in particolare nel sotto indicatore “Ecosistema urbano” indice sintetico su 18 parametri (qualità dell’aria, rifiuti, reti idriche e consumo di suolo) dove Treviso si piazza al quarto posto.
Seppur ricca, sicura e vivibile la Marca non brilla se si analizza l’indicatore “Cultura e tempo libero” dove Treviso scende di 7 posizioni classificandosi al 48esimo posto. A pesare è il numero di librerie ogni 100mila abitanti dove la provincia è 106esima, dunque penultima in Italia.
“Un risultato in linea con il 2022 e, anzi, in miglioramento: questo dimostra il costante impegno della Provincia per il benessere della comunità e del territorio, un territorio che quest’anno si contraddistingue su tutti in Italia raggiungendo la vetta della classifica per la speranza di vita. Ci tengo a sottolineare però che, naturalmente, questo tipo di classifiche va analizzato a fondo, perché gli indicatori sono differenti e hanno significati diversi di volta in volta – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia – ottime le posizioni su Giustizia e Sicurezza, che riconfermano il trend già evidenziato da una precedente classifica del Sole24Ore pubblicata a ottobre proprio su questo tema, che ci vedeva come in questo caso tra le Province più sicure in Italia e precisamente al 102° posto su 107 Province per indice di criminalità: uno straordinario risultato reso possibile dal grande lavoro di squadra tra Prefettura, Forze dell’Ordine, Istituzioni e un tessuto sociale unito e coeso”.
“Una soddisfazione anche i risultati su “Ambiente e Servizi”: essere al 4° posto assoluto per ecosistema urbano significa avere ottimi livelli in termini di qualità dell’aria, gestione dei rifiuti e consumo di suolo: un traguardo possibile grazie all’impegno e all’attenzione di tutti i cittadini nella raccolta differenziata e al rispetto delle buone norme per la tutela dell’ambiente. Ma arrivo all’indicatore record su “Demografia e Società” – prosegue Marcon – essere al 1° posto per speranza di vita significa vivere in un territorio che offre alla sua popolazione un’ottima aspettativa e anche supporto e assistenza medico-sanitaria di eccellenza. Naturalmente c’è tanto da lavorare per migliorare sempre di più, ma nel complesso vedere come la nostra Provincia riesca a mantenere, nonostante il difficile scenario socio-economico attuale, sempre costante negli anni le posizioni più alta è indice, innanzitutto, di un territorio sano, attivo e in evoluzione. Noi, come Ente Provincia, continueremo a fare la nostra parte per fare in modo che, oggi e domani, la Marca Trevigiana offra a cittadine e cittadini, di tutte le età, prospettive sempre migliori”.
“Parlando di una classifica a livello provinciale ringrazio il presidente Marcon e tutti i colleghi sindaci del territorio – ha commentato il primo cittadino di Treviso Mario Conte -. La classifica ci vede tra le migliori province in Italia per qualità di vita. Rispetto allo scorso anno abbiamo comunque fatto un passo avanti. Ora dobbiamo concentrarci soprattutto sugli indicatori che ci tirano verso il basso, più che verso l’altro. Fra questi il numero di librerie per abitanti: un aspetto da migliorare”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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