Era stato abbandonato da piccolissimo dalla madre, una venticinquenne straniera, e per questo motivo, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, affidato dai servizi sociali a una famiglia che potesse offrirgli un ambiente stabile e protetto. Periodicamente però venivano assicurati alla madre biologica degli incontri protetti con il figlio.
È proprio al termine di uno di questi incontri, quello avvenuto il 2 febbraio, che la mamma ha deciso di portare con sé il minore, dandosi alla fuga e facendo perdere le proprie tracce.
Immediate le indagini da parte della Squadra Mobile della Questura di Treviso che con l’ausilio delle Volanti sono riusciti a individuare la rete di protezione della donna e a ricostruirne i movimenti successivi alla sottrazione del minore.
L’indagine, che ha visto gli agenti impegnati anche in prolungati appostamenti, ha consentito – in poco più di 24 ore – di individuare la donna e il bambino nel territorio di un’altra provincia e di intervenire prima che la venticinquenne riuscisse a portare il minore oltre i confini nazionali.
Il piccolo, che sogna un giorno di diventare poliziotto, è stato subito tranquillizzato dai suoi futuri “colleghi” che lo hanno intrattenuto sino al momento del riaffido alla famiglia con la quale viveva.
La donna è stata invece denunciata all’Autorità giudiziaria e dovrà rispondere, anche penalmente, per la sottrazione del minore.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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