Spazio alle “impavide”: presentate le finaliste del Premio Donna dell’anno

Le due finaliste insieme agli organizzatori e partner del Premio Donna 2023

Il mese di febbraio, nella Provincia di Treviso, inizia nel segno delle donne: è stata presentata oggi giovedì la nuova edizione del Premio Donna dell’anno 2023.

Il Premio, organizzato da Innovation Future School e giunto alla sua sesta edizione, nasce con l’obiettivo di individuare, far conoscere e promuovere donne che rappresentano per la nostra società esempi di tenacia, coraggio e resilienza, ma non hanno ancora ricevuto la meritata attenzione che spetta loro. 

L’edizione 2023 ha visto arrivare più di 80 candidature da tutta Italia, con migliaia di visualizzazioni delle pagine social, e grazie alla collaborazione con l’Amministrazione di Bassano del Grappa l’evento conclusivo sarà organizzato per la prima volta fuori della provincia trevigiana per approdare negli splendidi spazi del Museo Civico bassanese. Nel rispetto della tradizione invece l’impostazione della finale che vedrà come protagoniste le 16 finaliste selezionate, che avranno modo di presentare alla platea le loro significative esperienze e le loro attività. 

La vincitrice del Premio Donna dell’Anno riceverà il premio da 500 euro, che andrà a sostenere la causa o iniziativa per la quale è stato riconosciuto il premio. Inoltre, ci saranno altri 500 euro messi a disposizione per “il premio speciali giovani” dedicato alla candidata di età uguale o inferiore ai 35 anni. 

La conferenza stampa di presentazione del Premio Donna 2023

Nell’edizione del 2022 ad aggiudicarsi il riconoscimento di donna dell’anno è stata Elisabetta lovene, giovane professionista dedicata a valorizzare il ruolo di genitori e figli.

Migliaia sono stati i like, sulla pagina social ufficiale del Premio, alle storie delle 16 donne impavide, protagoniste di questa sesta edizione. La pioggia di “Mi piace” ha decretato una prima classifica provvisoria, la quale verrà confermata o meno dalla Commissione, durante la finale che si terrà sabato 10 febbraio alle 10.30 nella Sala Chilesotti del Museo Civico di Bassano. I criteri, che decreteranno la finalista, saranno basati soprattutto sull’impatto e il coinvolgimento del territorio. 

 “La novità di quest’anno è che siamo finalmente riusciti a scavalcare i confini provinciali – afferma Gianpaolo Pezzato, presidente di Innovation Future School -. Questo premio si sta allargando, raggiungendo grandi risultati grazie ai numerosi partner che sono a fianco alle donne. Ci sono finaliste da tutta Italia: un bel segnale che ci rincuora e ci carica di entusiasmo per l’evento di sabato prossimo. A volte ci chiediamo se ha senso portare questo premio: vedendo la cronaca nera di questo ultimo periodo, sembrava che cavalcassimo un’onda. Il premio donna vuole valorizzare esperienze normali, non supereroi: nella quotidianità, queste donne, si impegnano a portare avanti un loro progetto”. 

“Alle donne oggi serve del mordente, se ci piangiamo addosso non andiamo da nessuna parte – ha detto Stefania Sartori, consigliere alle Pari Opportunità della provincia di Treviso e sindaco di Quinto di Treviso -. Abbiamo tanta forza quanto gli uomini, dobbiamo solamente credere in noi stesse. Questo premio è una bellissima iniziativa, vengono raccontate e valutate storie di vita e percorsi di donne comuni che fanno cose grandi. Ringrazio la banca per credere nelle donne e nel futuro. Ci sono donne che hanno fatto grande il nostro territorio. Siamo capaci di tanto, dobbiamo credere in noi stesse e oggi abbiamo la fortuna di avere a fianco le istituzioni. Non dobbiamo mai dimenticarci di rimanere umili. La determinazione deve continuare a guidarci”.

“La promozione e valorizzazione delle pari opportunità, sia in ambito individuale sia professionale, è un tema caro alla Provincia di Treviso che lo approfondisce attraverso iniziative e convegni che spaziano dal contrasto al mobbing e alle discriminazioni sui luoghi di lavoro fino alla campagna sul numero nazionale antiviolenza e stalking 1522 – ricorda Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso -, campagna che abbiamo realizzato in occasione del 25 novembre e che rilanceremo durante tutto l’anno, affinché passi il messaggio che è fondamentale sensibilizzare la comunità sul tragico fenomeno della violenza di genere non solo in quella ricorrenza. Ma non solo: ogni anno ho il piacere di confermare che il nostro Ente è fortunato, perché oltre la metà dei ruoli apicali in Provincia di Treviso sono ricoperti proprio da donne, il 50% delle posizioni dirigenziali (3 dirigenti su 6 sono donne) e il 56% dei dipendenti dell’Amministrazione provinciale è donna. Questo Premio è un’ulteriore occasione per ribadire il valore aggiunto che le donne riescono a portare in tutti i settori economico-sociali, dando un contributo imprescindibile allo sviluppo del territorio. Ci tengo a ricordare, infine, anche la proposta che come Provincia abbiamo lanciato a dicembre 2022 e che già da gennaio dell’anno scorso è diventata operativa per i concorsi: abbiamo inserito infatti nei titoli di preferenza dei concorsi pubblici lo stato di gravidanza, cosicché se due candidati dovessero raggiungere la parità di punteggio, la gravidanza possa essere un plus, un valore aggiunto”.

“Ci fa davvero molto piacere ospitare a Bassano la finale di questo premio, che da anni valorizza le personalità femminili mettendone in evidenza ruoli, capacità ed impegno nei vari settori della vita sociale, economica, culturale, sportiva, artistica ed in molti altri ambiti. Promuovere le pari opportunità è un impegno a cui va dedicata la massima attenzione – dichiara il sindaco di Bassano del Grappa, Chiara Padovan -. Credo sia importante soprattutto nei riguardi delle giovani generazioni l’organizzazione di momenti che ci permettono di fermarci a riflettere sul percorso che come società stiamo compiendo e allo stesso tempo di prender coscienza dei risultati frutto degli sforzi che le donna hanno compiuto e che compiono ogni giorno”.

Anche nel 2023 partner del premio è Banca delle Terre Venete, assieme al Club dei Giovani Soci. Il presidente della Banca, Gianfranco Sasso, commenta così l’iniziativa: “Investire sul talento femminile è importante e necessario, e la nostra Banca, attenta alle persone e alla crescita sostenibile del territorio, si sta impegnando molto, su vari fronti. Il Premio Donna aiuta a valorizzare le esperienze imprenditoriali e in ambito sociale che asciano un segno positivo, un esempio per le nuove generazioni, un impulso per l’empowerment femminile”.

La parola è stata data anche a due finaliste, presenti alla conferenza stampa odierna.

“Due anni fa non camminavo – racconta Giuliana Voltan -. Il mio coach e mio marito mi hanno aiutato a venirne fuori, oltre ad una serie di incentivi medici importantissimi. La mia testardaggine, l’aiuto attorno a me e la mia caparbietà mi ha fatto diventare quello che sono oggi, ottenendo anche dei riconoscimenti sportivi importanti”.

“Mi piace dire che la mia esperienza di responsabile è connotata da una presenza di genere maschile – ha spiegato Francesca Troncon, responsabile delle Risorse Umane di Ats -. Spesso sono da sola e confermo che la forte presenza femminile nel comando delle aziende, non c’è. Sgomitiamo per prenderci il giusto spazio e attenzione che, nel caso delle risorse umane, è importante. Bisogna rendere la capacità di leadership inclusiva. Quando ho potuto mettere a frutto le mie esperienze, ho cercato di concretizzare a partire dalla formazione e da un progetto, cercando di rendere più inclusiva la gestione delle risorse e soprattutto nei riguardi delle categorie protette, supportando tanto le disabilità invisibili, più difficili da realizzare all’interno delle aziende. Il progetto è ben riuscito e siamo pronti a raccontarlo nella speranza che qualcun altro, in altre realtà, possa portarlo avanti”.

Il libro della scorsa edizione

Il Premio Donna dell’anno conta sul Patrocinio della Provincia di Treviso, della Consigliera di Parità Provincia Treviso, della Consigliera di Parità Regione Veneto, della Provincia di Vicenza, del Comune di Bassano del Grappa, dalla Associazione delle Donne del Credito Cooperativo (IDEE); ed è sostenuto dalla banca delle Terre Venete, e da una rete di partner e associazioni composta da LEl – Leadership, Energia, Imprenditorialità dell’Università Ca’ Foscari, MOI.CA – donne attive in famiglia, Women For Freedom, Rete Donne Veneto, Imprenditrici Venete, Confapi Venezia, Confapi Donne, AIDDA_Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda, AlM Major e Tenuta Amadio di Asolo.

Le finaliste

Annachiara Sarto (Castelfranco Veneto): giovanissima che si batte per i diritti fondamentali delle donne e delle minori vittime di gravi crimini. Fonda l’associazione WE ACT (Women Empowerment Against Human and Children Trafficking) e Protection4Kids, una ONG Italiana dedita a proteggere i diritti dei minori, delle donne, e delle persone vulnerabili vittime di tratta e di abusi. 

Elisabetta Maschio (Montebelluna): direttrice d’orchestra e insegnante al conservatorio, ha fondato nel 2002 l’orchestra La Rejoussance, nella quale ci sono 100 giovani musicisti. 

Rita Molinaro (Treviso): ha dedicato gli ultimi 27 anni alle donne con patologie oncologiche, creando protocolli e progetti di volontariato per restituire l’unicità della percezione corporea attraverso la dermopigmentazione. Da tutto ciò è nato un metodo di lavoro oggetto di pubblicazione da parte dell’ISS e un’azienda tutta al femminile dalle donne per le donne. Con la sua passione continua a formare in Italia e in Europa persone dedite a portare avanti la sua missione.

Irene Curto (Treviso): giovane donna coraggiosa, intraprendente, estremamente competente nel suo settore, aperta alle collaborazioni e capace di valorizzare i talenti che incontra. Da sola, ha investito le sue risorse per acquistare uno spazio ad uso commerciale e convertirlo e nel 2021 ha aperto Kaliscopio Teatro Off, uno spazio prezioso per la città di Treviso, dotato di strumentazione tecnica professionale, dove finalmente si può assistere a spettacoli e performance sia di teatro che di danza e musica, declinati attraverso linguaggi non convenzionali e innovativi, portati in scena da artisti di larga provenienza e consolidata formazione. 

Francesca Troncon (Treviso): responsabile Risorse Umane di ATS Spa che si adopera in un progetto che ruota attorno al benessere e alla realizzazione delle persone con l’obiettivo di “buona pratica” per il nostro territorio nell’ambito della diversità con lo scopo di individuare nuovi ruoli per figure Junior certificate Legge 68 da inserire nell’organico aziendale tramite tirocini in ottica di future assunzioni.

Giada Ottavian (Vicenza): giovane laureata impegnata nella ricerca sulla felicità al lavoro, Responsabile Marketing di “Four Chef”, una startup alimentare e docente negli ITS del Nord Italia. La sua missione va oltre l’ambito aziendale, concentrandosi sull’impegno sociale, mentorship ai giovani e ricerca continua sulla felicità al lavoro.

Giuliana Voltan (Venezia): da 28 anni convive con la sclerosi multipla, affronta la sua malattia con grinta e determinazione, cercando di stimolare l’opinione pubblica a lavorare sull’inclusione oltre che sull’assistenza.  

Michela Morutto (Venezia): caregiver e amore per la famiglia. Questa è Michela, che nonostante la malattia del marito e qualche sua personale difficoltà, non ha mollato. Il tutto descritto all’interno del libro “Un tempo Piccolo”.

Jessica Traverso (Padova): dal 2013 si occupa di affiancare le donne con un’attività imprenditoriale micro (artigiane, esercenti, libere professioniste) a far crescere il proprio business e dal 2022 conduce Protagoniste d’Impresa, una trasmissione dedicata alla micro imprenditoria femminile dove promuovere la normalizzazione del concetto di “donna imprenditrice”.

Lucia Cerullo (Caserta): presidente dell’associazione Rise Up Aps, la quale l’ha portata a conoscere da vicino le difficoltà delle donne che subiscono violenza e a impegnarsi attivamente per combatterla. Ricopre anche il ruolo di direttrice editoriale della collana di libri intitolata Femminile plurale, un progetto che mira a dare voce alle donne e a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla violenza di genere. 

Liliana Vernengo (Palermo): fondatrice del Comitato Nour Ama e Cambia il Mondo, opera da 10 anni in Yemen, Siria, Afghanistan, Palestina, Iraq e Turchia per supportare con cibo, coperte, vestiti, farmaci e interventi medici i bambini innocenti travolti dalle guerre. Sono tutti volontari, partecipanti a titolo gratuito.

Karen del Greco (Lucca): performer e specializzata in neurologopedia, scrive e pubblica un vero e proprio metodo di insegnamento intitolato ” Diversamente Musical”, per aiutare chiunque voglia intraprendere la strada dell’inclusione all’interno delle discipline: canto, danza e recitazione. 

Giusy Sbaglio (Napoli): ex insegnante di danza, assistente in oftalmologia stimata in ambito oculistico a livello nazionale, rimane paraplegica a 39 anni per un errore medico. Non si abbatte e prende in mano la sua vita privata e in un’ottica di accessibilità vince il Campionato Italiano di categoria nella disciplina Convenctional sia nel 2022 che nel 2023. 

Dalila Tolomeo (Milano): madre di tre figli e socia della Società P&T Consulting sas di Treviso, la terza Società Distributrice Innovative nel Mondo del Free From e della Cosmetica Naturale. Prossima alla fondazione di un’associazione volta a sostegno di donne in difficoltà, ritrovatesi in situazioni di maltrattamento, di precarietà economica o di abbandono da parte del marito, spinta dalla dura esperienza di separazione dal marito. Nel 2022 crea il Marchio Folea, un brand di prodotti alimentari per intolleranti al lattosio e completamente gluten free. 

Giada Andriolo e Paola Furini (Milano): avvocate e Consigliere dell’Associazione donne giuriste Italia della sezione territoriale di Milano sono operative per la tutela dei diritti umani e la partecipazione paritaria della donna alla vita sociale, politica e lavorativa. Il loro progetto è “Ritratti di Donna”, un’opera collettanea nata nel 2021 e ormai alla sua terza edizione, sono un insieme di ritratti che vogliono condurre alla scoperta di Donne di ogni tempo, che hanno passato o stanno passando il testimone per una rivoluzione che oggi comincia a vedere risultati tangibili, nell’acquisizione di diritti spesso negati.

Alberta De Liscio (Campobasso): mamma di Alessio, un ragazzo diciottenne con la Sindrome di Down nominato Alfiere della Repubblica dal Presidente Mattarella nel 2021, e Dirigente della Regione Molise, ha realizzato il progetto “QuotidianaMente” e “Quote Bianche: anche noi siamo votAbili”. Il primo progetto che prova a delineare linee d’indirizzo per la promozione e il miglioramento della qualità e dell’appropriatezza degli interventi sanitari, sociosanitari e sociali per le persone minori, adolescenti e adulte affette dai disturbi dello spettro autistico, disturbi del comportamento e disabilità intellettiva e relazionale, mentre il secondo a tutela delle persone con disabilità intellettiva per quanto concerne il diritto di voto.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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