Sport e sessualità, i segreti dello spogliatoio. La cestista Giorgia Sottana: “Rapportarsi con una donna richiede modalità differenti”

Giorgia Sottana

Sport e sessualità. I segreti dello spogliatoio tra preconcetti e pregiudizi” è questo il tema dell’incontro che si è svolto nei giorni scorsi al Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci di Treviso. Il dialogo tra personalità di spicco del mondo dello sport al femminile e gli studenti dell’istituto superiore è stato organizzato dall’associazione trevigiana Progetto Donne Veneto all’interno del festival della cultura sportiva femminile. 

Presente anche la campionessa di pallacanestro femminile della Famila Schio e capitano della nazionale italiana Giorgia Sottana oltre a Francesca Conte, medico sociale di squadre come il Treviso Basket e della nazionale italiana sempre di pallacanestro. 

Non solamente le atlete ma anche gran parte dello staff di una squadra si ritrova a vivere praticamente ogni ora del giorno sia nel campo di gioco ma soprattutto all’interno degli spogliatoi: “vediamo le nostre compagne in tutte le forme – conferma Giorgia Sottana – e per questo motivo la sessualità nel mondo dello sport è un tema molto importante, ma essendo lo sport per noi il nostro lavoro ognuno ha la propria sfera personale”.

da sinistra: Susanna Mazzoleni, Francesca Conte, Elenia Peruffo, Giorgia Sottana 

“Personalmente non ho avuto difficoltà a rapportarmi con gli uomini nel mondo sportivo – continua Sottana – ma so che ci sono. Da professionisti si riesce anche a capire quale sia la sfera professionale e quella personale. Il rapportarsi con una donna richiede modalità differenti rispetto allo sport maschile”. 

Anche Francesca Conte ha dovuto, come medico sportivo, rapportarsi molto spesso con squadre maschili. La differenza tra lo sport maschile e quello femminile sta anche nel tipo di infortuni a cui sono più soggette le donne rispetto agli uomini e viceversa e che molto spesso sono dettati da preparazioni fisiche diverse legate ai budget a disposizione dei team: “un tempo queste differenze – dovute soprattutto ai maggiori budget delle squadre maschili – erano molto più evidenti ma oggi si stanno piano piano riducendo” spiega Conte. 

Secondo la psicologa e sessuologa clinica Susanna Mazzoleni “Il mondo dello sport è un contenitore di esperienze enorme e anche se la sessualità sembra essere abbastanza scollegatanon è così. Le persone che vivono lo sport molto spesso portano anche la loro vita personale e per questo motivo ci vuole rispetto e accoglienza”. 

Mario Delle Carbonare, dirigente scolastico del liceo Leonardo Da Vinci 

L’importanza di questi eventi e soprattutto data dal pubblico giovane a cui si sono rivolti i relatori: “questi progetti sono importanti perché il tema di cultura sportiva è un tema che raramente viene affrontato – spiega il dirigente scolastico del Liceo da Vinci Mario Dalle Carbonare – molto spesso la pratica sportiva non è vista come cultura dello sport rischiando di perdere tutti i valori che lo sport porta con sé”. 

Quello di questa mattina è stato l’ultimo appuntamento del festival della cultura sportiva femminile organizzato dall’associazione Progetto Donne Veneto: “l’idea è nata l’anno scorso in occasione dei cento anni dei giochi olimpici – commenta Elenia Peruffo, pedagogista e componente del direttivo dell’associazione – per noi l’aspetto importante è quello del coinvolgimento della donna in tutti i settori della vita e l’idea di rendere più inclusivo anche l’ambito sportivo”. 

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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