“Traffico illecito di rifiuti ferrosi”, maxi operazione dei Carabinieri Forestale nel nord e centro Italia

Il Nucleo investigativo di Polizia ambientale, agroalimentare e forestale del Gruppo Carabinieri Forestale di Treviso il 14 e 15 marzo scorsi, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia (Direzione distrettuale antimafia), ha svolto un’operazione relativa a un’indagine su numerose ditte e relativi rappresentanti legali, mezzi, soggetti e rispettive abitazioni coinvolti in presunte attività organizzative per il traffico illecito di rifiuti nel nord, nordest e centronord d’Italia.

I presunti fatti delittuosi, riconducibili secondo gli inquirenti all’ipotizzabile associazione per il traffico illecito dei rifiuti, avrebbero violato diverse normative di legge.

Il gruppo Carabinieri Forestale di Treviso ha eseguito attività in diverse province venete, friulane, lombarde, piemontesi e umbre, e in quelle di Trento e Bolzano, nelle quali avrebbe agito la presunta associazione finalizzata al traffico e alla gestione di rifiuti da rottami ferrosi.

L’indagine espletata dal Nipaaf di Treviso si è svolta nel corso di circa un biennio e attuata in diverse operazioni investigative e tecniche, volte a reprimere l’organizzazione finalizzata a un ingente traffico illecito che si sarebbe concretizzato nella raccolta e gestione di rifiuti da rottami ferrosi, in varie località del centro e nord Italia. All’operazione hanno partecipato anche altri Comandi Forestali dell’Arma.

I provvedimenti giudiziari da eseguire hanno contemplato 14 perquisizioni tra ditte e abitazioni, e il sequestro di 62 veicoli e un capannone che sarebbe stato adibito alla gestione illecita dei rottami ferrosi, nonché informazioni di garanzia a 45 indagati sui 120 totali.

I Forestali hanno proceduto inoltre al sequestro di diversi documenti probatori del presunto reato associativo volto al traffico illecito di rifiuti, come Ddt, Fir, registri di carico e scarico rifiuti, fatture, agende, fogli manoscritti e tutta la documentazione inerente all’ipotizzata attività illegale, oltre a dispositivi e supporti telefonici, informatici e telematici e sequestro d’iniziativa di ulteriori mezzi.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati