Treviso, Santoro presenta la rete del Veneto: Ulss2 considerato modello nazionale nella giornata dell’incontinenza

“Voglio sottolineare che Giulio Santoro, coordinatore della Rete Aziendale dei Centri per l’Incontinenza e Stomie dell’Ulss 2, è stato l’unico specialista in Italia chiamato a relazionare al Ministero della Salute in occasione della presentazione della Giornata Nazionale della Prevenzione e della Cura della Incontinenza e della World Continence Week. L’Ulss 2 Marca Trevigiana è stata definita, al termine della relazione del dottor Santoro, azienda virtuosa ed esempio di best practice”.

Con queste parole di soddisfazione Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2 Marca trevigiana, accoglie quella che è stata una vera e propria consacrazione del modello regionale su incontinenza e stomie, disturbi che  in Veneto e nella Marca Trevigiana riguardano rispettivamente circa 600 mila e 80 mila persone.

Nel corso dell’incontro organizzato dalla Fais, (Federazione Associazioni Incontinenti e Stomizzati), sono stati presentati i materiali informativi della campagna stampa e il video di sensibilizzazione oltre al progetto Hesperis, la prima piattaforma web che raccoglierà le esperienze delle persone che vivono l’incontinenza.

Santoro ha presentato la rete regionale del Veneto, un modello che si propone di garantire la tempestiva presa in carico del paziente incontinente. “Voglio sottolineare – ha affermato – che se esiste un metodo e modello a livello regionale lo dobbiamo alla tenacia e determinazione del nostro direttore generale e della Regione del Veneto“.

Per combattere il problema dell’incontinenza, la giunta regionale del Veneto nel 2017 ha istituito la rete dei Centri per la prevenzione, diagnosi e cura dell’incontinenza. “Mettendo in rete le professionalità esistenti – sottolinea Santoro – si garantisce l’appropriatezza nell’erogazione delle prestazioni sanitarie, sia in termini di efficacia clinica sia in termini gestionali-organizzativi, a favore delle persone affette da tale condizione.

Il modello della rete – prosegue – si basa su tre livelli di assistenza: il primo rappresentato dai medici di medicina generale, che hanno un ruolo fondamentale nella intercettazione della patologia e nel fornire la assistenza primaria; il secondo garantisce l’assistenza specialistica  attraverso l’attivazione di un iniziale percorso di cura.

Il terzo livello si realizza in centri di riferimento di alta specializzazione, dove si eseguono esami ed interventi chirurgici di alta complessità.

In fase di prima applicazione in Veneto sono stati identificati 5 Centri di Terzo Livello collocati negli Ospedali di Padova, Verona, Treviso, Mestre e Vicenza.

(Fonte e foto: Ulss2).
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