Treviso “capitale” dell’intelligence: a giugno il Simposio internazionale su strategie e diplomazie, da James Bond ai Tweet capaci di cambiare le alleanze

A giugno Treviso ospiterà un simposio internazionale di Intelligence. Ebbene sì. Lo spirito romantico di un tempo, la spia alla James Bond, va parzialmente accantonato perché adesso si parla di aziende, di servizi, di commercio, di relazioni fra Stati e Paesi. Gli ambiti di lavoro saranno i più diversi dato che le sfide del futuro sono molteplici: la tecnologia, l’ambiente, il cyber spazio, il terrorismo, la sicurezza delle persone, psicologia e neuropsicologia, le diplomazie parallele. Si capisce quindi quanto sia importante la formazione, così come lo scambio di opinioni fra addetti del settore. 

Se un tempo l’intelligence lavorava su tempi lunghi anche vent’anni, oggi le strategie vanno elaborate non oltre i cinque anni. È cambiato tutto. “E oggi basta un tweet per sovvertire uno stato o cambiare le alleanze – spiegano gli organizzatori -. Le influenze negative o positive di Paesi stranieri possono creare rapporti o problematiche e le imprese che vogliono investire devono essere informate. Un elemento importante è l’accuratezza dell’informazione, l’obiettività nella comunicazione anche quando la notizia non è quella che il richiedente avrebbe voluto“.

E anche la spia tradizionale, quella che indaga, trafuga documenti e intrattiene relazioni segrete, rimane importante: “Ma il dato non va solo recuperato, va anche spiegato, servono nozioni di geopolitica, informazioni dettagliate, bisogna sapersi muovere in vari ambienti, dal virtuale al reale. Senza dimenticare che non bastano i computer, rimane fondamentale l’uomo”.

Il “Simposio mondiale delle strutture di formazione dell’Intelligence”, che torna a riunirsi in presenza per la prima volta dopo il Covid, è promosso da Iafie Global (Intelligence Association For Intelligence Education), il cui presidente è lo statunitense Barry Zulauf, e organizzato da École Universitaire Internationale, struttura italiana con sede in Roma (istituto italiano accademico di ricerca e formazione dedicato all’Intelligence Operativa e Intelligence Strategica) presieduto da Sabrina Magris. È dedicato ai professionisti, a chi già lavora nel settore. Parteciperanno accademie governative di intelligence e strutture universitarie e di formazione dei Paesi Nato. Sono attese nella Marca fra le duecento e le trecento persone, in arrivo dalle Americhe, dall’Australia e tutta Europa. 

«A lato degli appuntamenti per i professionisti che verranno a Treviso, organizzeremo eventi di ospitalità, il nostro territorio si mette in mostra per dare la migliore accoglienza agli ospiti» sono state le parole del sindaco Mario Conte. Treviso sarà per una settimana la capitale dell’intelligence mondiale. «Abbiamo una grande opportunità di mostrare il nostro territorio a ospiti internazionali» ha detto Gian Paolo Gobbo, vice presidente di Fondazione Cassamarca. «Siamo fra le province più sicure d’Italia ma mai abbassare la guardia, accogliamo con interesse e plauso questa iniziativa» ha commentato il presidente della Provincia Stefano Marcon.

Il simposio si terrà fra il 19 e il 22 giugno; le sedi verranno definite in base alle presenze e alle normative Covid. E sarà un evento aperto: anche la cittadinanza potrà partecipare ad alcuni incontri. È la prima volta che questo appuntamento fra esperti e professionisti del settore si tiene in Italia: il Veneto è stato scelto perché la prima intelligence strutturata è stata quella della Repubblica Serenissima, per tutelare la produzione del vetro e il commercio delle spezie. Non solo: a Venezia c’era una spia molto famosa, celebre per le avventure amorose ma che si dedicava sotto traccia ai rapporti internazionali ed è nota col nome di Casanova. 

(Foto: Qdpnews.it)
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati