Treviso, chiuso fino a fine anno il locale “Los Zapata”: contestati episodi violenti. Continuano i controlli della Questura sugli esercizi pubblici

Continua l’attività di controllo della Questura di Treviso sugli esercizi pubblici del Trevigiano e, in particolare, del capoluogo.

L’iniziativa si è resa necessaria sia come misura preventiva per le maggiori presenze nei locali pubblici nelle festività natalizie, sia perché si sono verificati, nel periodo successivo alle chiusure dovute all’emergenza sanitaria, episodi di violenza collegati a detti locali.

Le verifiche più recenti hanno interessato l’esercizio pubblico “Los Zapata”, situato in viale della Repubblica a Treviso, dove alcuni giorni addietro un avventore era stato violentemente aggredito all’interno del locale da alcune persone.

Nel corso degli accertamenti si era riscontrato che una sparatoria avvenuta in un condominio di via Albona nello scorso mese di maggio, inquadrata come tentato omicidio nel corso delle indagini di polizia giudiziaria, era scaturita proprio da una lite tra frequentatori del predetto locale.

Gli inquirenti hanno anche appurato che una percentuale di frequentatori del locale era costituita da soggetti con precedenti penali, anche di rilievo.

La Questura ha adottato una misura di rigore consistente nella chiusura temporanea dell’esercizio pubblico, volta a “tutelare la cittadinanza evitando la prosecuzione di una situazione di pericolo per la sicurezza pubblica”.

Il Questore della Provincia di Treviso, sulla base dell’attività istruttoria svolta dalla Divisione della Polizia amministrativa e sociale con il supporto dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, ha pertanto disposto la sospensione della licenza per la somministrazione di alimenti e bevande per 10 giorni del locale “Los Zapata”, ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica sicurezza. La chiusura perdurerà sino a fine anno.

Anche nei prossimi giorni proseguiranno i controlli della Questura finalizzati a garantire la sicurezza nei locali pubblici e a verificare l’osservanza della misura della certificazione verde (“Green pass”) da parte di avventori ed esercenti.

(Fonte e foto: Questura di Treviso).
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