Treviso, obbligo di pagamento con dispositivi elettronici per importi superiori ai 5 euro. L’analisi di Confartigianato

Fermo restando che vige l’obbligo del pagamento tramite dispositivi elettronici Pos per artigiani, professionisti e commercianti per pagamenti superiori ai 5 euro, in Veneto – secondo le cifre risalenti alla fine del 2016 fornite dall’osservatorio di Confartigianato Imprese Veneto, su dati della Banca d’Italia – i lettori di moneta elettronica sono oltre 182.000, 1 ogni 27 abitanti (erano 1 ogni 37 abitanti solo 3 anni fa). Il numero delle “macchinette” in 6 anni è cresciuto di 52.862 unità.

Un vantaggio per i consumatori ma uno svantaggio per artigiani e commercianti, i quali dovranno sostenere i costi di gestione del Pos delle banche, che possono raggiungere cifre non indifferenti, se si tiene conto che spesso a essere coinvolte sono piccole e medie imprese con fatturati annui contenuti. Nel corso dei lavori preparatori alla finanziaria, Confartigianato aveva avanzato una proposta di emendamento, che non ha avuto seguito: essa andava nelle direzione del mantenimento dell’obbligo per i soli soggetti che svolgono attività mediante pubblici esercizi, consentendo l’integrale recupero, in forma di credito di imposta, degli oneri connessi alla gestione del dispositivo elettronico.

 

Pure nel disagio che l’obbligo certamente comporta, soprattutto per alcune categorie, Confartigianato precisa come non esista un preconcetto verso tali strumenti destinati a contrastare l’evasione, che però non possono essere posti a esclusivo carico delle imprese. A livello provinciale se ne contano 27.556, aumentati nel corso di tre anni di ben 7.416 unità. Confartigianato non si dichiara contrario ad accettare i pagamenti elettronici e a combattere il nero, bensì rileva il problema principale delle commissioni bancarie.

Già 2 anni fa la legge di stabilità aveva stabilito che sarebbero stati fissati i tetti delle commissioni da applicare ai pagamenti elettronici, commisurandoli ai servizi effettivamente erogati, ma Confartiginato non ha rilevato cambiamenti in tal senso.

 

(Fonte: Confartigianato Imprese Marca Trevigiana).

(Foto: archivio Qdpnews).

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