Cna Treviso, una raccolta firme contro l’articolo 10 del decreto crescita: “Penalizza le piccole ditte di impiantistica”

Una lettera aperta on-line ai parlamentari per chiedere l’abrogazione del famigerato articolo 10 della legge 58/2019 (Decreto crescita) che scarica sugli artigiani gli oneri finanziari derivanti dagli interventi di riqualificazione energetica.

È la nuova iniziativa sindacale di Cna per correggere un provvedimento destinato a dare una mazzata senza precedenti al settore dell’impiantistica. Segue al ricorso all’Autorità Garante per la Concorrenza e alla Commissione europea affinché venga accertata l’illegittimità dell’articolo 10 per “aiuto di Stato illegale e illegittimo e violazione del diritto comunitario e nazionale della concorrenza” fatto da 64 ditte dell’impiantistica e delle costruzioni, di cui alcune trevigiane e venete.

Cna ha dunque lanciato la campagna “Bisogna contare fino a 10” con l’attivazione anche di una petizione on line ai parlamentari perché si impegnino ad abrogare la norma che lede gli artigiani a vantaggio delle multiutilities.

L’articolo 10 stabilisce che i clienti di un intervento di riqualificazione energetica, al posto delle detrazioni Irpef, possono optare per uno sconto costringendo così le imprese che fanno i lavori a farsi rimborsare tale sconto in un credito di imposta: ciò ha l’effetto di scaricare completamente sulle imprese stesse tutto l’onere finanziario derivante dal costo dell’intervento.

“Una stortura molto grave che va sanata al più presto perché penalizza in modo mai visto prima le aziende artigiane di un settore già pesantemente bastonato dalla crisi economica favorendo le grandi multiutilities – è il commento di Giuliano Rosolen, direttore di Cna Treviso – Chiediamo ai parlamentari del nostro territorio di lavorare per cambiare la norma che viola principi importanti del nostro ordinamento e rischia di far sparire del tutto le piccole imprese che certo non si possono fare carico di oneri finanziari che non spetta loro di sostenere”.

(Fonte: Cna Treviso)
(Foto: Freepik).
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