Alla vigilia della Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che si celebra il 20 novembre, Treviso ha ottenuto ufficialmente il titolo di “Candidata Città Amica dei Bambini e degli Adolescenti”.
Sulla scia del consolidato impegno a favore dell’infanzia e dell’adolescenza, l’amministrazione Conte ha voluto intraprendere il percorso per ottenere la certificazione Unicef: essere città amica dei bambini e degli adolescenti significa infatti realizzare politiche attente ai loro bisogni, attivare progetti che ne promuovono il benessere e favorire la partecipazione e il coinvolgimento dei minori nei processi decisionali e che si impegna a rispettare e a concretizzare quotidianamente i principi fondamentali della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, approvata dall’ONU il 20 novembre 1989 e ratificata dall’Italia il 27 maggio 1991.
Il piano di Treviso si snoda su nove “passi” che rappresentano le azioni amministrative intraprese: promozione del coinvolgimento attivo e dei bambini e degli adolescenti attraverso progetti attivi sul territorio e nelle scuole; attivazione di un quadro di norme e procedure che sostengono e favoriscono i diritti dell’infanzia; finanziamento di progetti finalizzati allo sviluppo della persona e allo sviluppo dei futuri cittadini; presenza nel territorio di una unità di coordinamento per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza costituita da stakeholders pubblici e del privato sociale che si occupano di minori; sviluppo di un sistema di valutazione delle policy locali che permetta di analizzare l’impatto delle stesse sui bambini e sugli adolescenti; destinazione di finanziamenti e risorse; monitoraggio e diffusione dei dati sulla condizione dei bambini e degli adolescenti sul territorio; sensibilizzazione della cittadinanza sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza; azione del Tavolo per la famiglia, organismo indipendente di consultazione e di monitoraggio delle azioni a favore dell’infanzia.
«Lavorare per una città che metta i minori al centro significa avere la forza di coinvolgerli come attori primari nella crescita della loro città», le parole del sindaco Mario Conte. «Attraverso i “nove passi” che rappresentano la quotidianità della nostra azione amministrativa per i bambini, intendiamo offrire una vera e propria riflessione alla cittadinanza e agli attori istituzionali, culturali, sportivi, educativi, economici. Mettersi dalla parte dei ragazzi e delle famiglie significa riscoprire insieme il grande valore del lavoro di comunità».
«Nell’intraprendere il percorso promosso da UNICEF per il riconoscimento di Treviso quale Città Amica dei Bambini e degli Adolescenti, l’amministrazione comunale ha fatto una scelta di campo, quella di mettere il futuro della città al centro della riflessione e dell’azione, non solo dell’ente pubblico, ma di tutti i portatori d’interesse che in città operano a favore delle famiglie, dei bambini e dei ragazzi nella fascia 0-18 anni» spiega Gloria Tessarolo, assessore alle politiche sociali e alla famiglia. «Si tratta di una scelta affatto scontata: lavorare per una città amica di bambini e adolescenti richiede di avere una visione coraggiosa sulla città, capace di vedere le tante cose fatte e realizzate, ma anche quanto resta da fare».
Così infine la presidente del Comitato provinciale Unicef di Treviso, Velina Cristinzio Bianco: «Sono trascorsi più di trent’anni dalla sottoscrizione della Convenzione dell’ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ma tali diritti sono, oggi, più che mai attuali. Il nostro comitato è veramente soddisfatto del percorso che il Comune di Treviso ha intrapreso, aderendo al programma Città Amica». «Il Comune di Treviso ha deciso di avviare un processo di sviluppo che non riguarda solo singoli progetti dei bambini e dei ragazzi, ma un radicale cambiamento nella comprensione e attuazione nella comprensione e attuazione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza a tutti i livelli dell’amministrazione. Il percorso di attuazione del programma Città Amica è basato sui diritti sanciti dalla Convenzione Onu, che si fonda su 4 principi guida: principio di non discriminazione (art. 2), interesse superiore del minorenne (art. 3), diritto alla vita, sopravvivenza e sviluppo (art. 6), diritto ad essere ascoltati (art. 12). L’attuazione del programma è stata guidata dai princìpi chiave della buona governance e cioè dalla trasparenza, dalla integrità, dalla partecipazione e dall’equità e responsabilità, così come prevede l’adesione al programma Città Amica».
È possibile consultare il dossier della Città di Treviso all’interno del sito web del Comune all’indirizzo https://www.comune.treviso.it/myportal/C_L407/dettaglio/contenuto/i-9-passi-unicef.
(Foto: archivio Qdpnews.it)
#Qdpnews.it