Treviso, si è riunito il Consiglio territoriale per l’immigrazione. Prende forma il progetto dei “Servizi in rete per la legalità del lavoro”

Ieri mercoledì si è svolta in modalità telematica una riunione del consiglio territoriale per l’Immigrazione, recentemente rinnovato nella sua composizione.

All’incontro, convocato dal nuovo prefetto Angelo Sidoti, hanno partecipato i rappresentanti di Forze dell’ordine, amministrazioni periferiche dello Stato, Enti locali, organizzazioni sindacali e datoriali, enti e associazioni localmente attivi nell’assistenza ai cittadini di Paesi terzi.

Durante la riunione sono state illustrate due iniziative progettuali attualmente in corso, finanziate a valere sul Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI 2014-2020), con beneficiaria la Prefettura di Treviso e partner progettuali le cooperative sociali GEA Coop (progetto T.E.A.M. – Trying to Enhance Administrative Management) e Una Casa per l’Uomo s.c.s. (progetto Treviso Net-Work – Servizi in rete per la legalità del lavoro).

Con il progetto T.E.A.M. – Trying to Enhance Administrative Management sono stati messi a disposizione e supporto della Prefettura operatori qualificati esterni e mediatori culturali, e dispositivi necessari a migliorare i processi organizzativi della Prefettura di Treviso per la gestione delle procedure relative a cittadini di Paesi terzi, digitalizzando e ottimizzando le attività amministrative, in particolare con riferimento agli uffici di gestione accoglienza dei richiedenti asilo, cittadinanza e sportello unico immigrazione.

Il progetto Treviso Net-Work – Servizi in rete per la legalità del lavoro, avviato lo scorso 1° dicembre 2021, si occuperà di svolgere attività di capacity building volta alla creazione di un network di attori territoriali che, a diverso titolo, entrano in contatto con cittadini di Paesi terzi potenziali vittime di sfruttamento lavorativo.

Tra le azioni del progetto si evidenziano la creazione di un network permanente locale per il coordinamento di azioni di contrasto al suddetto fenomeno, la formazione di un pool di esperti tecnici degli enti coinvolti, e l’attivazione di azioni pilota quali due Focal Point dedicati al raccordo dei servizi messi in rete e un appartamento di pronta accoglienza per le vittime di sfruttamento lavorativo.

Nel corso dell’incontro sono state altresì presentate le principali novità in merito al recente Decreto Flussi di cui al Dpcm del 21 dicembre 2021.

A seguire si è tenuto il seminario di avvio del succitato progetto Treviso Net-Work, che ha visto l’illustre contributo della dottoressa Tatiana Esposito, dirigente della Direzione Generale Immigrazione del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, del dottor Piero Calabrò, ex Magistrato di Cassazione e presidente di Tribunale, nonché componente della Consulta nazionale per la lotta allo sfruttamento lavorativo e al caporalato, e di Matteo Biffoni, sindaco di Prato e delegato Anci Nazionale per l’immigrazione.

(Fonte e foto: Prefettura di Treviso).
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