Treviso, spese per 250 famiglie distribuite in due giorni, grandi difficoltà tra emergenza Covid e crisi occupazionale

In fila per i viveri come in guerra, in viale Francia a Treviso, davanti ai locali della sede dell’associazione di volontariato Icare, presieduta da Gianni Rasera.

Persone normali di Treviso e della Sinistra Piave che non ce la fanno, tra Covid e crisi occupazionale, ad arrivare a fine mese. Ben 250 le spese con i generi alimentari di prima necessità (olio, zucchero, farina, pane…) distribuite tra ieri e l’altro ieri.

Le persone, la maggior parte donne, hanno iniziato a presentarsi allo sportello che apre alle 9 già alle 8 di mattina.

“Lancio un appello sia per nuovi volontari, per dare il cambio a quelli attuali che risultano troppo esposti ai contatti e quindi ai contagi, sia alle aziende del settore alimentare che possono darci una mano – afferma Rasera -. Non mi aspettavo un’emergenza così forte, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Stiamo anche provvedendo a posizionare per terra gli appositi adesivi per il distanziamento, affinché non si creino assembramenti“.

“Continueremo a fare il possibile in una situazione che credo sia destinata a diventare ancora più pesante con l’aumento dei casi Covid e le varie modalità di lockdown” conclude Gianni Rasera.

(Fonte: Mario Anton Orefice © Qdpnews.it).
(Foto Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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