Trovare un cane libero o smarrire il proprio: ecco le regole da seguire e cosa evitare per la sicurezza dell’animale e per rispettare la legge

Molto spesso, quando ci si imbatte in un cane libero o si perde il proprio, non si hanno ben chiare le regole da seguire, si va “a buon senso” e si cerca di fare ciò che consideriamo la cosa migliore ma è bene sapere che alcuni comportamenti non sono corretti, se non addirittura sconsigliati.

Alcune persone, anche in buona fede, pensano di fare del bene occupandosi direttamente di trovare famiglia a cani e gatti trovati in strada, evitando loro il canile o il gattile.

La verità è che quando si trova un cane o quando lo si smarrisce è obbligatorio segnalarlo alla polizia locale e all’Ulss servizio veterinario competente. La denuncia di smarrimento è obbligatoria in quanto chi smarrisce un cane e non rispetta questo adempimento, rischia l’applicazione della sanzione prevista per la mancata denuncia oltre a quella per l’abbandono dell’animale, se dovesse venire ritrovato.

Ma chi é l’autorità competente? Sono tutte le forze dell’ordine le quali sono obbligate a intervenire. Bisogna poi tenere conto anche del luogo in cui si trova il cane, perché è più facile ricevere soccorso se ci si rivolge alle persone giuste: nei pressi di binari ferroviari, contattate la Polfer; se è stato abbandonato in autostrada o in altre strade a lunga percorrenza fuori dai centri abitati, avvisate la Polstrada; in situazioni particolari (tetti, alberi, cunicoli) chiamate i Vigili del Fuoco (115). 

È obbligo di legge fare la lettura del microchip: i veterinari liberi professionisti, le associazioni non sostituiscono e non devono/possono sostituire i servizi pubblici e di pubblica utilità nonché le forze di Polizia. Fare lettura del chip da un veterinario libero professionista deve essere un’eccezione: ci sono gli organi competenti.

Perché è obbligatorio avvisare la polizia locale? Per vari motivi: il Codice civile stabilisce che “il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui l’ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall’animale, sia che fosse sotto custodia, sia che fosse smarrito o fuggito.

La segnalazione alla polizia locale e all’Ulss consentirà alle autorità competenti di verificare se vi sono denunce di smarrimento in corso e, in caso di corrispondenza, il cane potrà ritornare in tempi brevi dalla propria famiglia di appartenenza. Inoltre è obbligatorio presentare prontamente la segnalazione del rinvenimento anche per evitare che qualora si dovesse decidere di tenere il cane con sé, si possa venire accusati di appropriazione indebita.

La segnalazione serve anche a perseguire legalmente il proprietario/detentore, se il cane è stato abbandonato.La segnalazione certificherà pertanto la condizione di cane vagante ritrovato e servirà a perseguire il responsabile dell’eventuale abbandono. Sono competenti nella verifica eventuale nel caso l’animale sia stato oggetto di maltrattamenti e/o cattive detenzioni.

Soprattutto nei casi di cani trovati senza microchip, nei cani che spesso, il ricongiungimento col proprietario deve essere valutato da una persona competente (guardie zoofile), il fai da te che negli anni si sta usando spesso è molto pericoloso e dannoso.

Sono ancora troppo numerosi i casi di cani ritrovati senza chip e restituiti al proprietario, dai cittadini, che non li hanno comunque chippati. Alcuni cani smarriti provengono da situazioni difficili e la denuncia alle sedi competenti permette di far tornare a casa l’animale in sicurezza. Per coloro che non seguono le procedure legali previste dalla normativa perché “meglio non farlo finire in canile”: si precisa che portando via il cane senza allertare gli organi competenti si commette un illecito. Il fatalismo non serve ad aiutare gli animali e, tanto meno serve il “self service”.

Per chi pensa “Non voglio finisca al canile️”, deve anche chiedersi: “Ho la possibilità di ospitarlo a casa per evitargli il canile?”. Al momento della presentazione della denuncia di ritrovamento alle autorità, si può fare presente di avere deciso di ospitare il cane smarrito presso il proprio domicilio nell’attesa che il vero proprietario si faccia vivo e chiedere un affidamento provvisorio. 

Attenzione però a non cadere nel reato di appropriazione indebita: magari il cane è solo scappato al suo padrone, che lo sta cercando disperatamente. Bisogna comunque denunciarne il ritrovamento e lasciare i propri recapiti al canile.Responsabilità: un cane che vaga libero può essere un pericolo per se stesso, per altri animali, cose e per i cittadini. 

Quando un cane, sfuggito alla custodia del proprio padrone, attraversa improvvisamente la strada e provoca un incidente stradale, il proprietario dell’animale o chi lo deteneva in quel momento è responsabile dei danni ed è tenuto al loro risarcimento.Se si rintracciano i proprietari del cane smarrito bisogna accertarsi che siano effettivamente loro: chiedendo l’esibizione del libretto sanitario, che viene rilasciato al momento della vaccinazione; ponendo delle domande su particolari morfologici dell’animale, che solo questi potrebbero conoscere (come ad esempio il colore del padiglione delle orecchie o quello degli occhi, ecc.). 

Importante è anche verificare se l’animale è stato oggetto di maltrattamenti tali da averlo indotto a scappare. Se si hanno dubbi, vanno avvertite le autorità competenti.Come fare per identificare un cane che si è realmente smarrito? Un cane smarrito ha un comportamento molto tipico e riconoscibile: è spaesato, si muove in modo confuso, non ha una direzione, spesso insegue i passanti.

Se si incontra un cane che manifesta questi atteggiamenti, quasi sicuramente si tratta di un cane smarrito. Bisogna innanzitutto tranquillizzare il cane e cercare di allontanarlo da eventuali pericoli quali strade, fossi ecc, per far questo evitare assolutamente di corrergli incontro o di inseguirlo, è opportuno invece accucciarsi e chiamarlo, parlargli e, avendone la possibilità, offrirgli da mangiare.

Nel caso in cui il cane si lasci avvicinare in sicurezza è utile assicurarlo con un guinzaglio o, in alternativa, con corda o similari.Quando é stato messo in sicurezza bisogna chiamare i Vigili Urbani, questi fanno lettura chip e lo consegnano ai proprietari. Qualora il cane sia privo di chip saranno i vigili urbani ad attivare il servizio veterinario dell’Ulss del territorio. 

I servizi veterinari delle Ulss hanno, su quasi tutto il territorio nazionale, la reperibilità H24 anche festiva e sono obbligati a intervenire per il ritiro dell’animale non di proprietà. Il mancato intervento è denunciabile perché si tratta di un pubblico servizio.È bene ricordare che il cane senza chip deve sempre essere condotto in canile.

Cosa non si può fare in caso di ritrovamento di cane? Non si può tenerlo se ha un microchip: è equiparabile a un furto, se il vecchio proprietario scopre che è stato trattenuto potrebbe sporgere denuncia per appropriazione indebita. Non si può tenere se non ha il microchip: non si può andare dal vostro veterinario, controllare che non abbia il microchip e chiedergli di metterlo ad altro nome.

Il veterinario sarebbe sanzionabile in quanto è tenuto, in questi casi, a contattare i vervizi veterinari per seguire la procedura prevista dalla normativa. Non si può chiedere al veterinario di togliere il vecchio microchip: per capire la gravità di questa richiesta è come se si trovasse un’auto abbandonata e si andasse dal meccanico a chiedergli di grattare via il numero di telaio per intestarsi l’auto.

Significa chiedere al veterinario di compiere un illecito penale, per cui meglio evitare simili richieste. Nel caso in cui sia sprovvisto di microchip che consenta di rintracciare il proprietario, il cane può, se lo dispone il veterinario Ulss, essere affidato temporaneamente per 60 giorni, e poi in via definitiva.È assolutamente importante seguire la procedura legale.

(Fonte: La Guardia Zoofila: tutela e benessere).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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