Riguardava una scuola dell’opitergino mottense la scoperta di due casi di tubercolosi nell’Ulss 2 , un alunno e una insegnante, nei quali l’azienda sanitaria è immediatamente intervenuta, e proseguono gli accertamenti volti ad escludere eventuali altri possibili casi di malattia. Oggi pomeriggio saranno sottoposti a test Mantoux altri 24 bambini che sono venuti a contatto stretto con la maestra ricoverata da ieri nell’unità operativa di malattia infettive del Ca’ Foncello diretta dal dr. Scotton, e una sessantina di dipendenti della primaria.
Sono risultati negativi, nel frattempo, gli accertamenti sui familiari dell’insegnante. Sui 20 compagni di classe del bimbo ammalato di tubercolosi risultati positivi al Mantoux sono iniziati, intanto, gli approfondimenti radiologici mentre per l’insegnante è giunta stamane, a seguito degli accertamenti effettuati dall’Unità Operativa di Microbiologia diretta dal dr. Rigoli, la definitiva conferma che si tratta di Tubercolosi.
Migliorano, intanto, le condizioni del bambino cui per primo la malattia è stata diagnostica, che ieri ha potuto lasciare l’ospedale per proseguire le cure a casa. Di quanto accaduto nella scuola sono stati informati i Pediatri del territorio. Gli esperti del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica e del Servizio di Epidemiologia inquadrano questo “focolaio epidemico” in una casistica caratterizzata da circa 60-70 casi l’anno, con annate più o meno significative ma con un trend tendenzialmente stabile. Il quadro epidemiologico, nell’ambito dell’Ulss 2, è costantemente monitorato e l’episodio dell’opitergino mottense, per caratteristiche e rilevanza, è oggetto di particolare attenzione.
(Fonte: Azienda sanitaria Ulss 2 Marca Trevigiana)
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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