“Stracceremo la convenzione”: risponde così il direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana Francesco Benazzi (a destra nella foto) alle affermazioni a mezzo stampa di Manuela Tonon presidente dell’associazione “Amiche per la pelle” che ha accusato lunghe liste d’attesa negli ospedali della provincia di Treviso per la prevenzione contro il tumore al seno.
L’associazione si è sempre occupata di dare forza e sostegno con azioni concrete alle donne a cui è stata diagnosticata questa malattia, oltre che promuovere la prevenzione.
“Mi preme dire che non ci sono liste d’attesa né per gli screening né per gli interventi chirurgici per le donne con il tumore al seno – aggiunge Benazzi –: credo che l’allarmismo non porti bene a nessuno e che infangare la sanità pubblica faccia male ai cittadini”.
Benazzi, assieme agli specialisti della sanità trevigiana che accompagnano le donne in tutto l’iter una volta scoperto il tumore al seno, ha poi voluto ribadire come la sua Ulss sia la seconda in Veneto per gli interventi al seno dopo lo Iov di Padova: “Nel 2023 abbiamo fatto oltre 50 mila screening – ribadisce – a cui si aggiungono 18 mila mammografie cliniche”.
La Sanità pubblica deve anche farsi carico di tutte quelle pazienti che – una volta fatte le visite nel settore privato – vengono rimandate nel pubblico “perché quando si tratta di fare le terapie molto costose il privato non riesce a prenderle in carico, sia per i costi ma anche per la complessità” conclude il direttore generale.
È stato il direttore sanitario Stefano Formentini (a sinistra nella foto) a voler ribadire il grande sforzo per azzerare le liste d’attesa dopo il Covid, e come quelle per le mammografie e le ecografie siano praticamente inesistenti: “Per quanto riguarda le prenotazioni tramite il CUP, nei primi due mesi del 2024 abbiamo già erogato 1600 prestazioni – conclude – mentre lo scorso anno ne abbiamo fatte oltre 10 mila”.
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