É stato presentato lunedì mattina all’ospedale Ca’ Foncello il progetto “Piloti di Marca” promosso dal Dipartimento di prevenzione dell’Ulss 2 allo scopo di sensibilizzare i giovani sul tema della sicurezza stradale. Il progetto, che prenderà il via a marzo in fase sperimentale, nasce dalla collaborazione fra l’Azienda Sanitaria e 8 autoscuole della provincia dei distretti di Asolo, Pieve di Soligo e Treviso.
Le autoscuole integreranno i loro corsi per il conseguimento della patente con degli incontri di “auto-consapevolezza” durante i quali l’istruttore di guida sarà affiancato da una psicologa del traffico e da un testimonial, ovvero da una persona che ha riportato gravi conseguenze fisiche in seguito ad un incidente stradale.
Daniele Furlan, originario di Ponte di Piave, vittima vent’anni fa di un incidente d’auto che l’ha costretto alla carrozzina, sarà uno dei testimonial del progetto: “Cercherò di trasferire ai ragazzi la mia esperienza – racconta – non solo a parole, ma anche attraverso la mia fisicità che più di ogni altra cosa mostra le conseguenze di quello che mi è accaduto. Ai giovani voglio spiegare che basta un istante per fare la differenza tra la vita e la morte”.
Stando ai dati ufficiali, gli incidenti sono la prima causa di morte fra i giovani nella fascia 15-24 anni. Nella Marca negli ultimi due anni, anche per effetto della fine delle restrizioni legate alla pandemia, il numero di vittime è aumentato passando da 40 morti sull’asfalto nel 2020, a 63 nel 2021, fino a 66 nel 2022. Le cause principali sono la distrazione e la guida in stato di alterazione per l’uso di alcool e droghe che si stima aumentino il rischio di incidente di 9,9 volte.
“L’obiettivo di questo progetto è aumentare nei giovani la percezione del rischio e spingerli ad adottare comportamenti responsabili – ha spiegato il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi -. Le auto possono essere delle armi, e i numeri lo testimoniano. Da una nostra analisi, al di là del drammatico costo morale, è emerso il costo sociale delle morti sull’asfalto che nel 2022, tenendo conto delle vittime e degli oltre 2.300 feriti, ammonta a circa 130 milioni di euro. La cifra tiene in considerazione una serie di costi fra cui quelli della riabilitazione e degli interventi chirurgici.
L’obiettivo del progetto che si integra con quelli già messi in campo dalla Regione e dalla Provincia – ha proseguito Benazzi – è dimezzare le vittime e i feriti della strada entro il 2030. Terminata la fase pilota, se il progetto produrrà un buon esito, provvederemo ad ampliarlo coinvolgendo altre autoscuole della Marca. Siamo fiduciosi – ha concluso il direttore citando la campagna shock del ’98 dell’allora presidente della Provincia Luca Zaia –: con le auto incidentate davanti alle discoteche la mortalità sulle strade si ridusse del 49%”.
“Il progetto ‘Piloti di Marca’ mette al centro la testimonianza di chi porta direttamente sul proprio corpo le conseguenze dell’incidente, mirando a sviluppare un dialogo empatico ed emozionale con i ragazzi” ha spiegato Tiziana Menegon, responsabile U.O.S. Promozione della Salute dell’Ulss 2.
“L’iniziativa rientra nel piano regionale di prevenzione 2020-2025 e riguarda entrambi gli ambiti della sicurezza nei luoghi di vita, quali la strada, e in quello delle dipendenze – ha commentato Paolo Patelli, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Ulss 2 -. L’originalità del progetto sta proprio nel suo approccio intersettoriale”.
“Fin da subito abbiamo voluto aderire all’iniziativa ‘Piloti di Marca’ – ha spiegato Annalisa Ferrarini, segretaria provinciale delle autoscuole UNASCA –: ringraziamo l’Ulss 2 per averci coinvolto, finora con otto scuole del Trevigiano, numero che potrà aumentare in futuro coinvolgendo un numero sempre più importante di ragazzi”.
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