Ulss2, ripartono gli incontri con famiglie, amministrazioni e centri diurni per la cura di persone con disabilità

I due anni passati, centrati sulla necessità di proteggere le persone fragili e le loro famiglie dalla pandemia, non hanno permesso di incontrare in presenza tutte le famiglie delle persone con disabilità che frequentano i centri diurni Ulss 2, privilegiando gli incontri individuali e la modalità on line. 

Ora i tradizionali incontri annuali di valutazione dell’anno passato e di programmazione di quello in corso, momento fondamentale di condivisione del “progetto di vita” della persona con disabilità, possono riprendere nel rispetto delle regole di contenimento del contagio da Covid.

I centri diurni dell’Ulss 2 accolgono circa 1200 persone con disabilità che ricominceranno, a partire da questo mese, a incontrarsi assieme alle loro famiglie, agli amministratori comunali, agli operatori e alle équipe multiprofessionali dell’unità operativa semplice disabilità che coordina e promuove le progettualità istituzionali, sperimentali e innovative nel territorio. 

La possibilità di creare un’alleanza di risorse, una visione prospettica condivisa, un progetto non basato sull’emotività del momento ma proiettato al futuro e alla idea di welfare lungimirante sono richieste emergenti per le quali i servizi sociosanitari possono fungere da promotore di iniziative e da garante di omogeneità e pari opportunità.

In questo sistema di rete, complesso e articolato, sono fondamentali i momenti di scambio con le famiglie che quotidianamente si trovano a fronteggiare le difficoltà, ma altrettanto fondamentale è la presenza agli incontri dei rappresentanti delle amministrazioni locali: solo nella dimensione dell’interdipendenza è possibile promuovere e creare coesione sociale dove ciascuno è risorsa per il superamento delle diversità. 

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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