Andare al lavoro in bicicletta si tradurrà in buoni spesa da usare nei negozi dei 18 Comuni che fanno parte dell’Intesa Programmatica d’Area Marca Trevigiana (IPA). Un territorio in cui si muovono, ogni giorno, 300 mila residenti, con pesanti ripercussioni sulla produzione di inquinamento atmosferico e acustico, giunto a livelli insostenibili.
Un primo cambio di tendenza, sul modo di recarsi al lavoro, potrebbe derivare dal progetto “Bike to work”, un sistema di incentivi legato all’adozione di una app da scaricare nello smartphone da parte dei “pedalatori”.
L’applicazione sarà dotata di un database e pannello di controllo (piattaforme Ios e Android). Il soggetto che fornirà la app dovrà conteggiare gli spostamenti, salvare i dati e calcolare i punti guadagnati dall’utente, nonché gestire il conto corrente correlato al progetto, in cui confluiscono i contributi degli enti e delle aziende aderenti, la contabilità e la modalità di gestione ed erogazione dei buoni spesa, gestire la contabilità e i rimborsi alle attività produttive, elaborare i rendiconti relativi all’impiego dei contributi e ai buoni spesa assegnati ai beneficiari.
“Bike to work” è un format pensato per premiare i cittadini che lasciano a casa l’auto per percorrere il tragitto casa – lavoro, e viceversa, utilizzando mezzi alternativi per effettuare gli spostamenti lungo percorsi di breve e media percorrenza: bicicletta, tradizionale o elettrica, e monopattino elettrico. In futuro il progetto potrebbe essere esteso ad altre modalità che concorrono a decongestionare il traffico, come il car-sharing e il trasporto pubblico. Inoltre, potrebbe essere anche applicato alla mobilità casa – scuola.
L’iniziativa è stata presentata oggi, venerdì 18 marzo, a Palazzo Rinaldi, presenti gli amministratori dei 18 Comuni – tutti facenti parte de “La Grande Treviso – Next Generation City” – che corrispondono ad un’area di 300 mila abitanti: Treviso, Breda di Piave, Carbonera, Casale sul Sile, Casier, Mogliano Veneto, Monastier, Morgano, Paese, Ponzano, Povegliano, Preganziol, Quinto, Roncade, San Biagio di Callalta, Silea, Spresiano e Villorba. Ad elaborare il progetto è stato un gruppo di lavoro creato all’interno dell’IPA e composto dai Comuni di Casale, Morgano, Silea e Treviso (che fa da capofila), insieme alle associazioni di categoria Ascom Treviso, Cna, Confartigianato Imprese Treviso e Coldiretti con il supporto della Camera di Commercio Treviso – Belluno.
Andrea De Checchi, vicesindaco di Treviso, Stefano Mestriner, vicesindaco di Preganziol e Federico Capraro, presidente dell’Ascom provinciale, hanno illustrato le finalità del nuovo sistema, che viaggiano su due binari paralleli. Il primo è puntare alla riduzione dell’inquinamento per migliorare la qualità della vita e dell’ambiente, incentivando la mobilità lenta in sostituzione delle auto private.
“Il 30 per cento del traffico quotidiano oggi registrato in città ha una percorrenza media di 4-5 chilometri, che si possono fare in bicicletta” ha sottolineato De Checchi, “Riuscire a diminuire quel 30 per cento è un buon punto d’arrivo”. Secondo obiettivo: offrire un beneficio economico alle imprese del territorio, con forme di sostegno agli acquisti attraverso i buoni sconto che verranno elargiti ai cittadini – ciclisti, da spendere nelle attività commerciali, artigianali e agricole di prossimità. Le aziende che aderiscono a “Bike to work” dovranno redigere, dove richiesto, il piano degli spostamenti casa-lavoro dei propri dipendenti e dare un mano al progetto tramite il versamento di un contributo economico che incrementerà il fondo costituito ad hoc.
Il progetto parte da una base economica alimentata dai 18 Comuni aderenti, che verseranno 20 centesimi per ogni abitante del proprio territorio. Ad oggi nel fondo ci sono 105 mila euro (tra cui 40 mila derivati dall’IPA), a cui si aggiungono gli eventuali versamenti effettuati dalle attività produttive che aderiscono. I buoni spesa maturati da chi usa “Bike to work” avranno un taglio minimo di 10 euro o di suoi multipli; l’importo massimo che verrà assegnato ad ogni beneficiario è di 500 euro. I buoni saranno rimborsati periodicamente ai titolari dei negozi da parte del soggetto gestore.
Il successo del progetto è basato anche sulla campagna di comunicazione, che metterà in evidenza quanto fa bene ai singoli, e alla collettività, usare mezzi che non siano le auto, oltre tutto in un periodo di fortissimi rincari del carburante. Altro elemento determinante, per indurre i trevigiani ad usare la bicicletta per lavoro, sarà la veloce attuazione del masterplan delle piste ciclabili, che è tra gli scopi fondanti dell’Intesa Programmatica d’area. Con l’organizzazione di laboratori di coprogettazione dovrà essere potenziata la rete delle ciclabili tramite la risoluzione di punti critici, la segnaletica e le stazione di ricarica per le due ruote elettriche, a cui tendono anche i fondi attribuibili con il Pnrr.
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