Viaggio in Archivio Benetton: dalla storia del brand alle sfide future dell’industria tessile

L’Archivio Benetton

Finesettimana di porte aperte al polo logistico industriale di Benetton Group a Castrette di Villorba. Un’occasione non solo per ammirare dall’interno il complesso architettonico che porta la firma di Tobia Scarpa, ma anche per curiosare nell’Archivio storico dell’azienda, ripercorrendo, dalla fondazione ad oggi, le tappe salienti della creazione di un impero dell’abbigliamento.

La mattina di apertura al pubblico di sabato 11 novembre si è inserita nel programma della 22^ Settimana della Cultura d’Impresa, promossa da Confindustria e organizzata da Museimpresa, che per questa edizione ha posto un focus particolare sul tema dell’ambiente. L’evento si articola in una serie di iniziative che dal 6 al 20 novembre coinvolgeranno i musei e gli archivi di centinaia di grandi, medie e piccole imprese italiane.

Lo sviluppo sostenibile: la sfida dell’industria tessile

I visitatori sono stati accolti ai Benetton Studios, spazio che solitamente ospita le presentazioni delle nuove collezioni, dai membri del Sustainability Department di Benetton Group che hanno spiegato le principali strategie di sviluppo sostenibile del Gruppo in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

il Sustainability Department di Benetton Group

Coniugare il profitto con la lotta al cambiamento climatico è la sfida a cui sono chiamate tutte le imprese, ma in modo particolare quelle del settore tessile fra i più ricchi – vale 1 trilione e mezzo di dollari a livello globale – ma anche il sesto in classifica fra i più inquinanti del pianeta. Una sfida da vincere uno step dopo l’altro seguendo una strategia che Benetton ha ribattezzato “The beautiful change”.

Come spiegato da Nicoletta Sartori, head of Sustainability di Benetton Group, non tutti sono consapevoli dell’impatto che l’industria tessile ha in termini di impiego delle risorse naturali e di emissioni di anidride carbonica.

“Solo per confezionare una t-shirt di cotone servono 2700 litri d’acqua – ha sottolineato Sartori – Per non parlare del rifiuto: un intero camion di vestiti ogni secondo considerando che, ai tempi del fast-fashion, usiamo il 36% in meno i nostri capi prima di scartarli”.  

L’Archivio Benetton: fra macchine tessili e manifesti pubblicitari la memoria storica di un’azienda

La mattinata è proseguita con la visita all’Archivio Benetton, uno spazio di oltre 1.200 metri quadrati voluto nel 2009 dal presidente Luciano Benetton come luogo dove raccogliere la memoria storica aziendale.

L’esposizione comprende capi iconici di collezioni dagli anni Sessanta-Ottanta, macchine storiche per la tintura, telai, oltre a materiali di progettazione ma anche telini di tessuti, bozzetti, messe in carta, una raccolta di punti maglia, storiche riviste di moda, schede tecniche, cartelle colori anni Settanta e Ottanta e l’archivio dei filati, il tutto minuziosamente catalogato.

Una parte importante del materiale d’archivio riguarda la comunicazione aziendale e come questa si è sviluppata nei decenni permettendo al brand trevigiano non solo di farsi conoscere in tutto il mondo ma anche di “fare scuola” nell’ambito della comunicazione e marketing.

Memorabili le campagne shock firmate da Oliviero Toscani testimoniate da cartelloni pubblicitari che tappezzano l’intero archivio, uno spazio progettato anch’esso dall’architetto Tobia Scarpa. La sezione relativa alla comunicazione comprende inoltre una ricca raccolta di redazionali moda, cataloghi, pubblicità, manifesti, cartelli vetrina e materiale fotografico.

Le foto storiche, per citarne alcune, testimoniano le prime aperture dei negozi a marchio Benetton – il primo in assoluto aprì nel ’65 a Belluno – che rivoluzionarono l’esperienza d’acquisto: dalle classiche mercerie di paese, dove il negoziante mostrava la merce sul bancone, ad un negozio con tutti i capi disposti su scaffali accessibili direttamente dal cliente. Una formula vincente che negli anni ’80 affermò il brand di moda presente con centinaia di negozi in tutto il mondo.

La visita di sabato è terminata nell’area espositiva che ospita, tra le altre, alcune vetture di Formula 1 della Scuderia Benetton. Un momento particolarmente apprezzato da giovanissimi e fan delle monoposto.

(Fonte foto: Qdpnews.it – Archivio Benetton)
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