È stato presentato nei giorni scorsi in Sala Verde dalla cooperativa sociale La Esse il progetto “Vicinanze – Scuola e territorio per costruire il futuro”, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile rivolto ai minori, agli insegnanti e alle famiglie dei cinque Istituti Comprensivi della Città di Treviso.
L’impresa sociale ha selezionato 23 progetti in tutta Italia a fronte di oltre 137 proposte ricevute, premiando le idee progettuali più innovative e in grado di garantire un alto impatto sociale. Il progetto “Vicinanze”, che vede come capofila la cooperativa La Esse, è l’unico selezionato in Veneto e conta ben 23 partner tra istituzioni, scuole e associazioni. Obiettivo del progetto è quello di valorizzare le eccellenze didattiche innovative con una serie di attività ed eventi che coinvolgano il mondo scolastico di tutti gli Istituti Comprensivi di Treviso.
I partner del progetto Vicinanze sono: il Comune di Treviso; l’IC Treviso 1 “A. Martini; l’l’IC Treviso 2 “Serena”; l’IC Treviso 3 “G.G. Felissent; l’IC Treviso 4 “Stefanini; l’IC Treviso 5 “L. Coletti; l’azienda Ulss 2 Marca Trevigiana – Settore promozione alla salute; l’associazione “Mani Tese”; l’associazione “Quartiere San Paolo”; l’Auser “Cittadini del mondo”; l’Auser volontariato di Treviso; Moving School 21; Centro Ricerche Didattiche “Ugo Morin”; “I Care Veneto Odv”; l’associazione “NOI San Paolo”; l’UISP Comitato territoriale di Treviso aps; la cooperativa “Solidarietà onlus”; RSN Ricerche e Studi Naturalistici Biosphaera scs; Scintille.it srl; Radici srl; la Parrocchia di S.M. Ausiliatrice di Treviso; la parrocchia San Bartolomeo Ap. di Treviso; l’Università Cattolica di Milano.
Il progetto ha una durata triennale, iniziato a novembre 2023 si concluderà a fine 2026 ed entra ora nella sua parte operativa. Si tratta di un percorso che vuolepotenziare il contributo degli educatori nella scuola e supportare il ruolo di genitori e insegnanti disponibili a mettersi in gioco nella loro funzione educativa e didattica, contrastando così il possibile processo di marginalizzazione dei plessi scolastici. Il progetto punta al raggiungimento di tre macro obiettivi: il miglioramento dell’offerta formativa; l’apertura delle scuole alla relazione con il territorio diventando così “scuole aperte e bene comune”; la creazione di una rete di scuole con la finalità di avviare una concreta collaborazione tra scuole e istituzioni locali.
Nell’arco di 3 anni il progetto coinvolgerà oltre 2.000 minori, 600 nuclei familiari e almeno 100 insegnanti e 100 persone che operano nel volontariato, nell’ambito della rete delle associazioni partner di progetto.
Con questo progetto pilota e innovativo a livello nazionale, la Città di Treviso vuole porre l’attenzione sul potenziale tema legato alla prevenzione dei quartieri segregati lavorando in un’ottica cittadina e di rete, considerando la scuola come bene comune centrale per la crescita dei minori. Nella Città di Treviso a fine 2021 gli stranieri residenti nel comune erano il 14,3% della popolazione cittadina e 1.302 rappresentati da minori con background migratorio in età scolare (5-14 anni). Insieme a questo la denatalità porta al rischio che si creino dei plessi scolastici a forte rischio. Ci sono infatti plessi con un’alta concentrazione di alunni con cittadinanza non italiana, che va dal 35% fino al 70%.
Per prevenire potenziali situazioni di fragilità educativa, il progetto vuole anticipare una risposta concreta al bisogno di avere scuole che offrano ampie opportunità di crescita e apprendimento a tutte le bambine e i bambini, ragazze e ragazzi che frequentano gli istituti affinchè possano crescere in contesti e luoghi stimolanti ed inclusivi.
Sono tante le azioni offerte dal progetto rese possibili grazie all’innovativa collaborazione tra vari partner che si contraddistinguono per storie e competenze diverse che partendo da ambiti lontani (l’urbanistica, la grafica e il design, la diffusione delle scienze e della robotica, la promozione dello sport e l’interculturalità) concorrono a formare un’equipe mista insieme agli educatori di La Esse, cooperativa attiva nei quartieri della città sin dalla sua fondazione.
Il progetto garantisce la presenza degli educatiori all’interno delle scuole e la costruzione dei processi per lo sviluppo dei “Patti educativi di comunità”; saranno avviati laboratori per sviluppare competenze espressive (teatro, arte, musica) e scientifiche (matematica, robotica); percorsi di potenziamento per minori e formazione insegnanti per una didattica sempre più innovativa e inclusiva; sarà sperimentato il modello di “Scuola senza zaino”; proposti percorsi ludico-sportivi per la primaria e secondaria che culmineranno nella festa tra tutti gli Istituti Comprensivi di Treviso.
Altro appuntamento cittadino sarà il concerto al teatro comunale previsto per il 23 maggio 2024 che vedrà più di 300 studentesse e studenti coinvolti. Inoltre saranno avviate opportunità educative di supporto per i genitori con sportelli di orientamento, gruppi di confronto e momenti di aggregazione nei diversi quartieri.
“Sperimentare, ampliare le competenze, implementare progettualità e proposte: è questo l’obiettivo di Vicinanze, un’iniziativa trasversale e volta ad accompagnare le famiglie e i bambini in un percorso virtuoso in grado di favorire il coinvolgimento e l’integrazione” commenta l’assessore alle Politiche Educative Gloria Sernagiotto. “Una scuola “presente”, che si occupa dello scolaro a 360 gradi e offre gli strumenti per coltivare passioni e stimolare la voglia di approfondire, è anche una scuola più incisiva nel percorso formativo oltreché legata al territorio, dove la quotidianità scolastica e del quartiere dove si trascorre il proprio tempo libero e si svolgono le attività extra-scolastiche vivono in perfetto equilibrio, contribuendo ad aumentare il senso di comunità attiva e coesa”.
“Il lavoro svolto dalla nostra cooperativa in diversi progetti rivolti ai minori e alla comunità – racconta Lucia Di Palma responsabile del progetto per La Esse – ha portato alla consapevolezza che i minori e le famiglie costituiscono un nucleo fondamentale del nostro contesto sociale e come tali vanno posti al centro delle progettualità. Siamo a scuola, come educatori scolastici per affiancare gli insegnanti nel supporto di competenze personali e relazionali utili all’apprendimento, consapevoli che l’educazione ha valore se condivisa tra scuola, famiglia e ragazzi. L’obiettivo di Vicinanze è quello di strutturare maggiormente l’esperienza nelle scuole primarie e secondarie della città dando spazio al protagonismo dei minori e della comunità educante”.
(Foto: LaEsse).
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