Coronavirus, Zaia spegne l’allarme: “Sto chiedendo da due giorni una nuova ordinanza con le indicazioni”

Salgono a 133 i casi di positività al Coronavirus nella Regione Veneto dopo il bollettino, aggiornato alle ore 6.30, emanato dall’ente.

Sarebbero ben 13 i casi in più rispetto a ieri, giovedì 27 febbraio 2020: sessantanove di questi restano asintomatici, 21 sono ricoverati e 8 si trovano in terapia intensiva.

L’interesse dei trevigiani sugli aggiornamenti continui rispetto ai nuovi casi di contagio sembra scemare: ciò che interessa di più, infatti, è la voglia di tornare alla normalità.

C’è chi si è azzardato a dire che le vittime del Coronavirus saranno inferiori alle ripercussioni che imprenditori e commercianti stanno avendo per gli effetti diretti e indiretti dei provvedimenti presi dalle autorità nazionali e regionali competenti.

“Noi abbiamo chiesto che si possa valutare una ripresa – ha spiegato il governatore della Regione Veneto Luca Zaia – e ho chiesto anche che ogni forma di indicazione e di prescrizione su quello che accadrà, anche rispetto alle scuole, sia validata dalla comunità scientifica. Il Ministro e il Governo hanno l’Istituto Superiore della Sanità e hanno fior fiore di scienziati esperti di virus ed epidemie: che firmino nero su bianco le misure da adottare”.

“In questa settima si è assistito – prosegue – a dichiarazioni a volte anche di esponenti del mondo scientifico non concordi sulle misure. È fondamentale per noi Regioni avere un’indicazione seria e validata dal punto di vista scientifico. Attendiamo che ci vengano firmate queste indicazioni. Abbiamo fatto 6800 tamponi perché, su mia volontà, visto e considerato che abbiamo un focolaio con un cordone sanitario che è il Comune di Vo’ con 4 mila abitanti, abbiamo voluto fare una ricerca rispetto alla comunità”.

“Abbiamo voluto dare la tranquillità ai cittadini – conclude – perché era il primo focolaio, erano le prime ore, era il primo Coronavirus in Italia e questi dati che abbiamo raccolto sono utilissimi al professor Crisanti per farne tutta una serie di ragionamenti dal punto di vista epidemiologico. Siamo l’unica comunità che è riuscita a testare una popolazione che dal punto di vista statistico ci potrà dare adesso un sacco di informazioni”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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