Da mesi, nei giornali di tutto il mondo, si raccontano le battaglie a favore dell’ambiente della giovanissima attivista svedese Greta Thunberg che ha coinvolto tanti ragazzi di diverse nazioni nel sensibilizzare i governi ai temi dello sviluppo sostenibile e dei cambiamenti climatici.
Nell’Alta Marca Trevigiana, in realtà, non mancano gli esempi di ragazzi che hanno deciso di lanciare dei messaggi forti per essere un modello per i loro coetanei. Questo è il caso della valdobbiadenese Rebecca De Rossi, di 14 anni, che un giorno, stufa di alcuni squallidi scenari di degrado ambientale nel suo paese, si è rimboccata le maniche per contribuire in prima persona a pulire alcune strade di Valdobbiadene.
Il suo intento, senza voler insegnare nulla a nessuno, è quello di coinvolgere tanti giovani in una serie di prassi virtuose a favore della tutela dell’ambiente e della conservazione degli ecosistemi presenti nel nostro territorio.
“Da qualche settimana – ha raccontato Rebecca De Rossi – mi stavo documentando sull’ambiente, incuriosita dagli argomenti riguardanti il cambiamento climatico e l’inquinamento. Sono rimasta davvero scioccata dopo aver visto come viene maltrattato il nostro mondo e così mi sono sentita in dovere di fare qualcosa. Ho capito che non potevo restare indifferente e ogni giorno cercavo di organizzarmi per uscire a raccogliere i rifiuti abbandonati lungo le strade e i fossati anche se, tra lo sport e la scuola, non trovavo il tempo per farlo”.
“Finalmente – ha proseguito Rebecca – un giorno ho deciso e mi sono armata di sacchetto, guanti, libri per studiare e sono andata in giro per le vie del mio paese. Raccoglievo bottigliette di plastica, sigarette, lattine e fogli di giornale: insomma di tutto e di più. Alternavo questa missione, perché penso sia questo ciò che ho fatto, allo studio, soprattutto quando trovavo nel mio percorso un posto dove fermarmi. Durante il tragitto ho incontrato una signora e abbiamo cominciato a chiacchierare su ciò che stavo facendo. Le sue ultime parole sono state “Brava ragazza, almeno tu salvaguardi il nostro mondo: continua così”. Queste parole mi hanno confermato che stavo facendo la cosa giusta”.
“Il mio desiderio – ha concluso la giovane Rebecca – è che tutti si rendano conto del male che facciamo a noi stessi e che, continuando così, ben presto dovremmo convivere con i rifiuti, oltre a danneggiare anche il mondo degli animali che non possono combattere ma solo subire i danni provocati dal comportamento di noi uomini. Ciò che ho fatto vorrei diventasse contagioso: tante piccole iniziative possono, se amplificate, contribuire a cambiare rotta. Mai come in questo caso vale il detto “l’unione fa la forza”. Rispettare l’ambiente è come rispettare noi stessi e quindi volerci bene: credo che questo sia importante. Voglio pensare che in futuro una maggiore sensibilizzazione rispetto a questo tema non rimanga un sogno di pochi”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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