“Botti di Capodanno” in ritardo tra Segusino e Valdobbiadene: fatta “brillare” una cassetta postale. Esplosioni e misteriosi cerchi lungo il greto del Piave

Un boato ha movimentato la serata di ieri, giovedì 3 febbraio: qualcuno ha avuto un bel “coccolone”, qualcun altro si è svegliato di soprassalto, altri si sono molto preoccupati. E’ successo in viale Italia a Segusino.

Un vandalo, ancora ignoto ma già denunciato, verso le 22.30 ha fatto esplodere una cassetta postale di un’abitazione vicino al distributore, a un centinaio di metri dal centro del paese.

Molte persone hanno sentito la forte esplosione: impauriti anche neonati, bambini piccoli e molti cani, che hanno reagito con tanta preoccupazione al botto improvviso in una serata silenziosa fino a quel momento. 

Alcune persone ritengono che si sia trattata di un’esplosione generata dal carburo di calcio, in quanto il botto pare sia stato molto forte. Alcuni abitanti di Valdobbiadene hanno infatti affermato che i loro cani hanno iniziato ad abbaiare insistentemente, seppur a una distanza di 6 chilometri da Segusino.

Inoltre, nei giorni scorsi, lungo il greto del Piave a Valdobbiadene, sono stati trovati dei cerchi neri con in mezzo un cerchio bianco più piccolo: alcune persone hanno affermato che rumori simili a quelli di ieri sera non sono una novità e che sono avvenuti anche ad ore tarde, per esempio le 2.30.

Alcuni testimoni dicono che si tratti di esplosioni prodotte mettendo del carburo di calcio in un barattolo chiuso, sul cui coperchio viene praticato un foro. Quando il carburo entra in contatto con l’acqua, viene prodotto dell’acetilene (gas infiammabile), che genera una fiammata e poi un’esplosione.

(Foto: Facebook – Sei di Valdobbiadene se…).
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