Coronavirus, qualche scaffale vuoto ma nessuna corsa ai supermercati: l’emergenza non stravolge la quotidianità

Nessun assalto ai supermercati come in certe città della Lombardia ma carrelli della spesa pieni e scaffali vuoti in alcuni piccoli negozi e nelle grandi catene di generi alimentari e prodotti per la casa della Marca Trevigiana.

Un lunedì mattina qualsiasi, anche se in questo caso non si può parlare di una giornata come tutte le altre dopo l’emergenza Coronavirus, che sembra avere le fattezze del classico sabato pomeriggio di grandi spese per le famiglie italiane che lavorano tutta la settimana.

Ad andare via con facilità soprattutto i sacchetti di pane confezionato, la pasta, i sughi, le bevande in generale, i prodotti per l’igiene del corpo e i disinfettanti.

FOTO SCAFFALE

In ogni caso, le scorte nei magazzini non sono finite e non si può parlare di esaurimento di prodotti alimentari o di altro genere, tranne il caso delle ormai famose mascherine che diventano sempre più rare e costose.

Il mercato di Valdobbiadene, che non è stato sospeso proprio perché l’ordinanza del Ministro della Salute di intesa con il presidente della Regione Veneto non si estende alle attività commerciali e produttive, non ha registrato grandi presenze ma non si può assolutamente parlare di centro storico deserto.

Lo stesso si può dire per le altre città dove non si è deciso di non sospendere i mercati con la regolare apertura delle bancarelle.

Le persone desiderano vivere pienamente la loro quotidianità, anche se in molti continuano a seguire gli aggiornamenti su una vicenda che continua a presentare delle novità, in attesa di nuovi provvedimenti delle autorità sanitarie.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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