Cure palliative affidate alle guardie mediche nei weekend. L’Ulss: “Da gennaio in organico un nuovo medico”

Nel consiglio comunale di Valdobbiadene dello scorso giovedì 30 novembre, il gruppo di minoranza Valdo d’Italia e d’Europa, formato dai consiglieri comunali Stefano Prosdocimo Anna Spinnato, ha presentato un’interrogazione orale urgente sul tema delle cure palliative ai malati terminali assistiti al proprio domicilio attraverso il servizio Adi.

“Questo servizio – spiegano da Valdo d’Italia e d’Europa – richiede competenze specifiche, che riguardano non solo la parte tecnico-medica, ma anche la collaborazione con i membri di tutta l’équipe, secondo percorsi programmati e validati, soprattutto una preparazione specifica nel rapporto con il malato terminale e i familiari che lo assistono. La riduzione del numero dei medici incide ovviamente anche in questo servizio, soprattutto nella zona del Distretto di Treviso dove, in passato, questo servizio non era organizzato come nel Distretto di Asolo”.

La minoranza valdobbiadenese ha spiegato che nei mesi scorsi, per rispondere alle necessità dei fine settimana, si era provveduto ad assumere medici a contratto formati, ma l’incarico è scaduto lo scorso mese di ottobre.

“Al tavolo tecnico sindacale aziendale – continuano – tenutosi il 30 agosto per affrontare queste problematiche, la parte aziendale aveva manifestato l’intenzione di prorogare tali contratti fino all’assunzione di medici specializzati palliativisti. Questo non è avvenuto e da novembre, nella zona di Treviso sud, durante i fine settimana la risposta ai pazienti in cure palliative viene affidata alle guardie mediche di turno. A partire dallo scorso 2 dicembre, questo tipo di organizzazione è stato esteso anche al Distretto di Asolo, dove storicamente il personale medico e infermieristico specializzato è presente sette giorni su sette dalle ore 8 alle 20 da decenni”.

“Dallo scorso fine settimana – proseguono – anche nel nostro territorio non ci sarà più un medico palliativista a rispondere alle criticità in cure palliative, ma la guardia medica di turno, il tutto inoltre senza percorsi programmati e validati. La normativa vigente prevede la copertura delle cure palliative specialistiche domiciliari con personale medico specializzato e la nostra azienda Ulss 2 ha mantenuto negli anni un ottimo livello nelle graduatorie regionali delle cure palliative (in particolare grazie ai numeri nel distretto di Asolo)”.

Nell’interrogazione, oltre ad esprimere la grave inquietudine per questa ulteriore difficoltà che pazienti e famiglie in situazione di sofferenza si trovano a fronteggiare, Valdo d’Italia e d’Europa ha chiesto al primo cittadino Luciano Fregonese di attivarsi tempestivamente, anche raccordandosi con gli altri sindaci del distretto di Asolo, affinché venga ripristinato al più presto, anche nel fine settimana, il servizio di cure palliative con medici palliativisti specializzati.

“Questo servizio – concludono – è necessario per offrire una risposta sanitaria adeguata a malati e familiari coinvolti, in un campo così delicato come quello delle cure nel fine vita al domicilio del paziente. Si chiede anche di conoscere quali motivazioni sottendono alla mancata proroga del contratto ai medici specializzati”.

Il dottor Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, ha voluto rassicurare la cittadinanza sul fatto che dal prossimo mese di gennaio 2024 sarà in organico un nuovo medico palliativista per il Distretto di Asolo.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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