“Custodi di pace. Una lampada in cammino” fa tappa in città: “Disarmiamo il cuore e scardiniamo la supremazia dell’arroganza”

La marcia della pace in piazza a Valdobbiadene
La marcia della pace in piazza a Valdobbiadene

Valdobbiadene dice no alla guerra e lo fa aderendo all’iniziativa della Diocesi di Padova del “Cammino di Pace” (Custodi di pace. Una lampada in cammino e otto soste di preghiera) grazie all’impegno della Parrocchia di Santa Maria Assunta.

Lo scorso mercoledì 23 novembre la “Lampada in cammino” era partita dalla Cattedrale di Padova con una veglia presieduta dal vescovo Claudio Cipolla.

La celebrazione valdobbiadenese davanti al municipio

La lampada era destinata a toccare tutte le aree territoriali della diocesi e il 29 gennaio, dopo la Marcia Interdiocesana per la Pace a Bassano (che ha coinvolto le diocesi di Padova, Treviso e Vicenza), è giunta nel territorio del Vicariato di Quero-Valdobbiadene per rimanere fino a mercoledì 15 febbraio, giorno del Cammino di Pace.

La celebrazione valdobbiadenese è partita dall’Antica Chiesa di San Gregorio dove, oltre ai parroci don Romeo Penon e don Paolo Pizzolotto, erano presenti anche il sindaco Luciano Fregonese e circa 150 persone.

In seguito il corteo con le fiaccole si è diretto verso il parcheggio del cimitero, dove è stata letta una testimonianza di Liliana Segre tratta dal libro “La memoria rende liberi”.

La seconda tappa è stata la piazzetta dell’Isiss “Giuseppe Verdi” di Valdobbiadene, dove è stata letta la testimonianza degli studenti della classe 2 A del Liceo Scientifico.

Gli alunni in questione stanno lavorando al progetto “Esercizi quotidiani di Pace” e lo scorso 28 novembre hanno incontrato Papa Francesco in Vaticano.

La seconda tappa davanti alla scuola Isiss Giuseppe Verdi

Successivamente il corteo si è spostato nella piazzetta tra le vie Garibaldi e della Filandeta dove sono intervenute Annalisa Milani, scrittrice, giornalista e corrispondente da varie aree di conflitto (consulente alle Nazioni Unite in quanto membro della Lega internazionale delle donne per la pace e la libertà), e Fatima Benan, donna iraniana che ha parlato della drammatica situazione che sta vivendo il suo Paese.

La serata si è conclusa con l’intervento del sindaco Fregonese in piazza “Guglielmo Marconi”, con la benedizione di don Romeo in duomo e con la consegna della lampada ad una delegazione di Abano Terme.

Prima della benedizione finale, don Romeo ha sottolineato la necessità di “disarmare il cuore”, scardinare la supremazia dell’arroganza e promuovere ogni giorno la generosità, l’umiltà e la disponibilità all’ascolto per diventare veri costruttori di pace.

Durante la serata sono state ricordate le persone che soffrono per le conseguenze dirette e indirette della guerra in Ucraina, le vittime e gli sfollati del terremoto in Siria e Turchia e il popolo iraniano che si ribella alle violenze del proprio governo.

La sicurezza durante l’evento è stata garantita dagli Alpini e dai volontari della Protezione civile, che hanno scortato il corteo lungo le vie del centro di Valdobbiadene.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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