Dalla Namibia al fiume Piave: quando a Valdobbiadene scoppiò la moda delle uova di struzzo

C’è un pezzo di storia di Valdobbiadene che in molti si sono dimenticati ma che è rimasta impressa nelle menti e nei cuori di chi da bambino veniva portato vicino al fiume Piave, nella zona della frazione di San Vito, a vedere gli struzzi.

A due passi dal Fiume Sacro alla Patria, infatti, si trovava un allevamento di struzzi che, nel suo periodo migliore, ospitava due maschi e sei femmine oltre a tanti splendidi pulcini.

L’allevamento è stato chiuso diversi decenni fa ma è ancora vivo il ricordo delle “processioni” dei genitori con i figli o dei nonni con i nipoti per osservare da vicino questi animali esotici davvero particolari.

Sembrava di essere allo zoo perché, accanto agli struzzi, si trovavano delle caprette insieme ad altri animali da cortile e i bambini di quel tempo, ora trentenni e quarantenni di Valdobbiadene, si divertivano a dare da mangiare a questi animali quando ancora non era diffuso il concetto di “fattoria didattica”.

In quegli anni andava molto il mercato di uova di struzzo e in molti cercavano la carne bianca perché era senza grassi – ha spiegato Ivano Mello, ex proprietario degli “struzzi valdobbiadenesi” – Ricordo i bambini e le famiglie che scendevano al Piave per ammirare i nostri animali che avevamo acquistato da un importatore che lavorava con la Namibia. A un certo punto ho venduto tutto e dopo pochi anni anche gli acquirenti di questi animali hanno smesso di allevarli”.

Nella casa del signor Ivano ci sono ancora le enormi uova di struzzo e le foto che testimoniano questo pezzo di storia di Valdobbiadene che rischiava di andare perduta.

Ancora oggi in paese si possono vedere degli “animali esotici” grazie a progetti come quello di “Slow Lama” che prevede numerose attività in compagnia di simpatici lama e alpaca: passeggiate, fiere, eventi e manifestazioni capaci di valorizzare anche la montagna valdobbiadenese.

In pochi se lo ricordano ma a Valdobbiadene un giorno è arrivato un orso polare anche se questa è un’altra storia che merita di essere raccontata per spiegare come la sensibilità degli italiani rispetto al tema del benessere e della tutela degli animali sia cambiata in poco tempo.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: web).
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