“Esami tra i fornelli” per gli studenti della Dieffe: la prova finale nella scuola di ristorazione di Valdobbiadene

Doppia emozione per gli studenti della scuola di ristorazione “Dieffe-Piero Berton” di Valdobbiadene impegnati in questi giorni nelle prove d’esame per ottenere la qualifica professionale, dopo i tre anni, e il diploma professionale, dopo il quarto anno.

Oltre all’emozione di dover sostenere le prove teoriche e pratiche davanti alla commissione d’esame, infatti, i ragazzi hanno potuto rivedere i loro insegnanti e alcuni compagni dopo il lungo lockdown che li ha tenuti lontani da scuola.

In realtà, l’istituto scolastico valdobbiadenese aveva già organizzato degli incontri con le singole classi, nel rispetto delle regole che impongono il distanziamento sociale e l’uso della mascherina nei luoghi al chiuso, per respirare nuovamente e con gradualità la dimensione scolastica.

Il grande salone della scuola ha facilitato l’allestimento delle postazioni per la prova pratica che vedrà i ragazzi impegnati nella realizzazione di piatti ispirati anche al riconoscimento Unesco per il paesaggio delle colline di Conegliano e Valdobbiadene.

Tante idee originali e abbinamenti curiosi che dovranno stupire i docenti della “Dieffe-Piero Berton” che in questi anni hanno accompagnato i ragazzi nella conoscenza delle peculiarità gastronomiche dell’Alta Marca Trevigiana, con un’attenzione particolare anche per i prodotti dei luoghi di provenienza dei vari studenti.

Non solo cucina ma anche laboratorio di sala, bar e laboratorio di lavorazione dei prodotti tipici (salumi e formaggi del territorio), senza trascurare le materie teoriche insegnate attraverso metodi didattici innovativi sviluppati da un gruppo di insegnanti motivati che in questi anni hanno seguito i ragazzi aiutandoli a raggiungere importanti traguardi in diverse manifestazioni locali e regionali legate all’enogastronomia.

Gli studenti, dopo la prova tra i fornelli, la preparazione della tavola per colpire positivamente i futuri commensali e gli adempimenti dietro il bancone del bar, hanno dovuto presentare i loro progetti davanti a tutti i professori della commissione, esprimendosi anche in lingua inglese e utilizzando supporti informatici utili anche per il loro futuro professionale.

Grande attenzione all’igiene e agli aspetti della sicurezza sul lavoro, argomenti che i ragazzi hanno studiato e approfondito con precisione già prima dell’inizio dell’emergenza Coronavirus, che ha imposto a tutto il settore della ristorazione e dell’accoglienza di potenziare questi aspetti.

Soddisfatto il dirigente scolastico della “Dieffe-Piero Berton”, Alberto Raffaelli, che ha potuto constatare come all’inizio, dopo tanti mesi di lontananza dalla scuola, i ragazzi si siano sentiti un po’ spaesati, acquisendo poi gradualmente più coraggio e consapevolezza delle loro capacità dopo i primi minuti delle prove d’esame.

I professori hanno voluto sottolineare le difficoltà incontrate con la didattica a distanza, soprattutto per una scuola di ristorazione, anche se i ragazzi hanno dimostrato di impegnarsi molto inventando, durante il periodo di isolamento forzato nelle loro case, ricette originali e realizzando piatti frutto degli insegnamenti ricevuti a scuola.

Ora la scommessa più importante è quella dell’inserimento nel mondo del lavoro, ma le statistiche presentate dalla scuola di ristorazione di Valdobbiadene sono confortanti: circa l’80% dei ragazzi inizia un’attività lavorativa entro sei mesi dall’ottenimento della qualifica professionale o del diploma professionale.

Grazie agli stage nei migliori ristoranti della Regione Veneto e ai periodi di alternanza scuola-lavoro, inoltre, gli studenti della “Dieffe-Piero Berton” creano una rete di contatti e referenze che agevola la loro ricerca di un’occupazione, aprendo degli scenari professionali interessanti in considerazione della continua ricerca di professionisti nei settori della ristorazione e dell’accoglienza.

 

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto e Video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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