Esemplare di poiana codabianca nella montagna valdobbiadenese: spettacolare la tecnica dello “Spirito Santo”

Lo scorso 16 agosto il carabiniere forestale Carlo Pilat e Valter Zanatta, appassionato di montagna e di animali selvatici, hanno fotografato uno splendido esemplare di poiana codabianca nei cieli sopra Pianezze di Valdobbiadene.

La presenza di questo rapace è dovuta al fatto che in quell’area riesce a trovare molte prende, tra cui serpenti e piccoli mammiferi che individua sfruttando la sua vista molto acuta.

“Grazie alla consulenza del dottor Andrea Favaretto, responsabile dell’impianto di cattura e inanellamento sul Pizzoc, abbiamo avuto la conferma che si trattasse proprio di una poiana codabianca – spiega il carabiniere forestale Carlo Pilat – Abbiamo avuto la fortuna di assistere alla tecnica di volo chiamata “Spirito Santo”, con la quale l’uccello, sfruttando le correnti, è rimasto fermo in un punto battendo le ali per individuare la preda”.

FOTO POIANA 2
Lo “Spirito Santo”, infatti, è una particolare tecnica di volo tipica degli uccelli rapaci di piccola taglia o di uccelli di altro tipo, come il martin pescatore, che pure cacciano attivamente. È stato segnalato l’uso della tecnica dello “Spirito Santo” anche in rapaci di media taglia come la poiana comune.

L’animale, con piccoli movimenti d’ala, riesce a mantenere una posizione di stallo in un punto dello spazio anche per molti minuti: questo aspetto dipende dal fatto che sono tenute ferme le parti prossimali delle ali mentre sono ruotate velocemente le parti distali. Questo permette all’uccello di stare immobile nell’aria, formando una figura che ricorda la tipica rappresentazione dello Spirito Santo nell’iconografia classica della colomba immobile ad ali aperte.

“Nelle nostre montagne vediamo spesso anche il biancone – conclude Pilat – ma non possiamo dire con certezza il numero di esemplari presenti. Oltre all’orario di lavoro amo andare alla ricerca di questi animali anche nel tempo libero, mosso da una grande passione che condivido anche con Valter. Nel caso della poiana codabianca che abbiamo fotografato, l’apertura alare era sicuramente di un metro”.

Difficilmente distinguibile dalla poiana, questa specie è comunque più grande e pesante e il suo piumaggio va dal bruno rosso con parti inferiori color crema chiazzate, alla rara forma melanica con parti inferiori bruno scurissimo.

FOTO POIANA copertina
In volo le parti inferiori appaiono chiaramente bianche, ad eccezione della punta delle ali che è scura come le macchie carpali e i calzoni.

La poiana codabianca individua le prede volando in circolo, da un posatoio o da terra, e si nutre principalmente di piccoli mammiferi, rettili e grandi insetti; anche uccelli di dimensioni medie.

La popolazione europea è stimata tra le 2200 e le 12 mila coppie, di cui mille-10 mila in Turchia. Le popolazioni euroasiatiche sono principalmente migratrici, quelle nordafricane prevalentemente stanziali e dispersive. Sverna in Africa centrosettentrionale e in Medio Oriente.

In migrazione frequenta aree planiziali e collinari, occasionalmente montane fino a circa duemila metri di altitudine, concentrandosi su valichi e stretti promontori lungo le coste marine.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: per gentile concessione di Valter Zanatta).
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