Il sentiero dei messaggi silenti. A Valle di San Liberale, un’esposizione temporanea di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali delle Noplasticgirls

Parte dal 10 settembre al 15 novembre dalla Valle di San Liberale, il “Sentiero dei messaggi silenti” un progetto dell’organizzazione di volontariato Noplasticgirls. Esso, in collaborazione con il Comune di Pieve del Grappa e del CAI di Feltre Sottosezione Pedemontana, offrirà 17 spunti di riflessione agli escursionisti di passaggio sul Monte Grappa per sensibilizzare i frequentatori della natura su tematiche ambientali, spingere alla riflessione e all’azione.

Noplasticgirls è un’organizzazione di volontariato neocostituita nella forma, ma attiva da 3 anni nella sostanza. Un gruppo di amiche in primis che condividono i valori di rispetto e tutela nei confronti della natura e dell’ambiente e che hanno deciso di divulgare quanto più possibile pratiche e atteggiamenti legati alla sostenibilità.

Attive perlopiù nei social network per diffondere stili di vista più sostenibili rispetto alla “normalità” e sul territorio attraverso attività pratiche di coinvolgimento sociale.

“I grandi cambiamenti – affermano le volontarie dell’organizzazione Noplasticgirls -dipendono dalle decisioni politiche ma talvolta le decisioni politiche possono essere ispirate dai popoli e dai loro comportamenti. Crediamo che ognuno di noi possa fare la differenza e con il filo delle proprie azioni influenzare positivamente gli altri e comporre un nuovo tessuto, fatto di nuove e virtuose abitudini”.

Da questa convinzione nasce il progetto dell’associazione “Il Sentiero dei Messaggi Silenti”, una sorta di esposizione temporanea lungo un sentiero escursionistico, il n.151 che, a partire dalla Valle di San Liberale alle pendici del Monte Grappa conduce fino al Pian della Bala.

“Un luogo a noi caro – dichiarano – meta di escursioni e chiacchierate in cui sono nate anche le prime idee nel dar vita al gruppo delle Noplasticgirls. E proprio qui lo abbiamo voluto, in un ambiente naturale, frequentato da persone già in connessione con la natura e quindi forse più propense ad ascoltare alcuni messaggi, spunti di riflessione, domande”.

“Li abbiamo chiamati messaggi silenziosi – continuano – ma altro non sono che suggerimenti per alcune azioni semplici e concrete per iniziare un modo più sostenibile di vivere i nuovi tempi che ci aspettano. Siamo convinte che l’essere umano deve proprio ora compiere un salto di coscienza e ritrovare l’umiltà di ricollocare il proprio ruolo in questo pianeta, non come dominatore al vertice di una piramide, ma come elemento di un sistema nel quale tutto è interconnesso”.

“Nessuno si salva da solo – dicono le volontarie -. Solo insieme si può creare un nuovo modo di abitare la nostra Terra e uscire da questi tempi bui con l’intelligenza di una specie che sa che il vero progresso non è il solo profitto ma il condurre una ‘buona’ vita”.

I messaggi prevedono suggerimenti concreti, semplici e forse banali, ma che anche una piccola azione è importante, anche solo per aiutare a vincere l’universale senso di smarrimento che ci coglie davanti alle notizie ormai sempre più palesi dei grandi sconvolgimenti climatici. Si inizia da qualcosa di concreto sentendoci parte attiva e innescando poi un cambiamento.

“Fare una raccolta differenziata in modo corretto – aggiungono le Noplasticgirls – come ci è sempre stato insegnato, è importante ma non è più sufficiente. Vogliamo continuare ancora a vivere nella logica dell’usa e getta? Limitandoci a sostituire un bicchiere in plastica con uno compostabile? Perché non pensare a ridurre la nostra produzione di rifiuti? Per quanto piccoli possiamo essere ognuno può fare la propria parte, a partire da casa propria“.

All’accesso del 151 il primo cartello da il benvenuto al camminatore: “Il Clima sta cambiando, e noi?”. Seguiranno altri 16 cartelli, di diverso tenore, a salire fino al Pian de la Bala.

“Trattandosi di un sentiero a noi molto caro – spiegano – abbiamo voluto realizzare il nostro progetto coerentemente con il nostro pensiero di non volere utilizzare nulla di “nuovo”: i cartelli sono stati realizzati con tavole di recupero utilizzando per appenderli vecchie corde di arrampicata. Massimo, inoltre, il rispetto per gli alberi che gentilmente ospitano i nostri messaggi. L’esposizione è temporea e speriamo che, una volta rimossi fisicamente, le uniche tracce rimaste siano divenute impronte/segni di chi ha frequentato il sentiero”.

(Foto: Noplasticgirls).
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