“Non accendete fuochi in montagna per cucinare, basta poco perché scoppi un incendio”: nuovo appello dei volontari Avab

Nonostante le temperature roventi di questi giorni, il problema della siccità e il rischio incendi c’è chi continua ad accendere dei fuochi per cucinare all’aperto, sfruttando anche i barbecue in muratura o in pietra che, in alcune zone della montagna valdobbiadenese, si trovano lungo la strada e vengono utilizzati da residenti o turisti per cucinare.

Purtroppo c’è chi non utilizza correttamente questi manufatti, senza accertarsi di aver spento le braci in modo da evitare che qualche scintilla possa causare un incendio.

Per questo il sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese, ha chiesto ai volontari dell’Avab di intervenire recandosi nella zona di Pianezze ad effettuare la bonifica dei “caminetti a rischio”.

Da settimane la Regione Veneto ha dichiarato lo stato di grave pericolosità per rischio incendi – commenta il primo cittadino di Valdobbiadene -. A inizio settimana abbiamo ricordato il permanere dello stato di pericolosità, facendo un comunicato sul sito del Comune e sui social. Inoltre, i frequenti incendi che si verificano anche vicino a noi, tra il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia, dovrebbero essere un chiaro monito per tutti. Faccio fatica a pensare che qualcuno possa non rendersi conto del pericolo di incendi, causati sempre dalla mano dell’uomo (in maniera dolosa o colposa) e non certo per autocombustione”.

“I danni causati da un incendio sono sempre ingenti ai boschi, ai prati, agli animali se non addirittura alle proprietà private e alle persone – conclude -. Chi accende fiamme in aree vicine a boschi e prati, getta mozziconi accesi o con il suo comportamento rischia di provocare incendi, è passibile di pesanti sanzioni oltre che di denuncia penale”.

“Intorno alle ore 12.30 ho mandato alcuni volontari a Pianezze – spiega Cristian Tessaro, presidente dell’Avab di Valdobbiadene – perché alcune persone, nonostante l’erba secca e il rischio incendi, si sono messe ad accendere dei fuochi nei caminetti. Ho avvisato i Carabinieri forestali ma non possiamo andare avanti così. Non si devono accendere fuochi in questo momento. Servono multe esemplari perché, se parte un rogo in quell’area, rischiamo di trovarcelo in poco tempo sulle Prese. Noi siamo sempre pronti ad intervenire ma non mi sembra giusto dover mobilitare continuamente delle squadre di volontari per l’ignoranza di chi non vuole sforzarsi di capire che stiamo vivendo un’emergenza”.

Alcuni giorni fa i volontari dell’antincendio boschivo di Valdobbiadene, insieme ad altri gruppi Avab dell’Alta Marca Trevigiana, sono stati impegnati nelle operazioni di spegnimento e bonifica dell’incendio verificatosi nel Montello all’altezza della presa 10.

Non è mancato un contributo anche nelle operazioni di spegnimento e bonifica del grande incendio di Bibione, a dimostrazione del fatto che il loro raggio d’azione copre anche altre realtà del Veneto.

Negli ultimi giorni anche l’Avab Valsana sta effettuando interventi di bonifica nelle aree di sua competenza.

(Foto: Avab Valdobbiadene).
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