“Da una vita spezzata un’altra vita può risorgere”. È stato lo slogan dell’associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule (Aido) ad accompagnare la giornata di festa che ieri, domenica 28 aprile 2019, ha segnato il 45esimo anniversario di costituzione del gruppo comunale di Valdobbiadene.
Un compleanno del tutto particolare che testimonia il radicato impegno della comunità valdobbiadenese a favore della solidarietà. Un anniversario che se fosse un matrimonio celebrerebbe le nozze di zaffiro, traguardo e nuova partenza per una storia d’amore che dal 1974 lega il paese all’Aido.
La mattinata è cominciata con la messa celebrata nel duomo di Santa Maria Assunta dal parroco di Valdobbiadene, don Francesco Santinon, in memoria dei donatori e degli associati defunti. Presenti numerosi rappresentanti dei diversi gruppo Aido provenienti da gran parte della Provincia di Treviso.
Tra le autorità anche il sindaco Luciano Fregonese, accompagnato dagli assessori Tommaso Razzolini e Martina Bertelle, e la rappresentanza dell’Aido provinciale di Treviso grato al gruppo di Valdobbiadene per essere tra i più numerosi e attivi del trevigiano.
“Desidero ringraziare e ricordare – ha detto il presidente del gruppo Aido di Valdobbiadene, Luciano Tramet – tutti i fondatori, i presidenti e i collaboratori che si sono succeduti negli anni. E’ stata raggiunta una tappa importante nell’impegno per la sensibilizzazione al tema della donazione”.
“Punti informativi nelle manifestazioni – ha proseguito il presidente Tramet – conferenze dei trapianti, ma anche appuntamenti sportivi come “La passeggiata della vita” e il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole, sono solo alcune delle iniziative che ci hanno fatto arrivare fin qui”.
“Un pensiero particolare – ha poi concluso Luciano Tramet – va a tutti i donatori defunti e ai loro familiari: con il loro gesto di amore hanno dato speranza a molte persone ammalate.
(Fonte: Gianluca Renosto © Qdpnews.it).
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