Presentato il primo bilancio di sostenibilità della Cantina Produttori di Valdobbiadene: 9 obiettivi già raggiunti

valdoca 05.09.20 1


Questa mattina, nella sede della Val d’Oca a San Giovanni di Valdobbiadene, è stato presentato il primo “Bilancio di sostenibilità” relativo all’anno 2019 a cura della Cantina Produttori di Valdobbiadene, ente che dal 1952 si pone il compito di unificare e di facilitare la coordinazione di 600 soci e di portare allo sviluppo una realtà che pone tra le sue ragion d’essere il rispetto di un’etica della sostenibilità e della cooperazione ben definita.

Il significato di quest’evento, a cui hanno partecipato l’onorevole Angela Colmellere, i sindaci del territorio, alcune testate giornalistiche locali e nazionali e ovviamente alcuni degli associati, era informare sull’operato della cantina a partire dal progetto di sviluppo sostenibile, il quale si divide in diversi capitoli, ovvero quegli stessi obiettivi che già dal 1952 i soci si erano posti di perseguire.

Il presidente Franco Varaschin, dopo aver ringraziato i presenti, ha raccontato, in breve, la storia della Cantina Produttori che, come cerca di fare oggi, “è nata prima di tutto per preservare il territorio”.

Ha preso voce, poi, la referente di Trentino Green Network che ha elencato le azioni concrete che hanno stabilito i risultati di sostenibilità dell’azienda.

Anche se l’evento avrebbe dovuto avere luogo al Vinitaly di quest’anno, il direttivo e la presidenza hanno sentito la necessità di esprimersi, analizzando il contributo dato all’attuazione dei punti del progetto: zonazione di pertinenza e premialità si confermano come la risposta al bisogno di valorizzare le produzioni virtuose, sia economicamente che come prestigio, mentre l’accesso alle certificazioni SQNPI attraverso percorsi “guidati” garantisce ai soci una denominazione capace di identificare le loro etichette come autentico Valdobbiadene docg.

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Nel corso della conferenza è stato focalizzato il perché di un’attenzione all’ambiente che continua a rinnovarsi e confermarsi nel tempo
: impianti fotovoltaici sul tetto delle strutture capaci di alimentare l’intero polo logistico e l’imbottigliamento, un impianto di geotermia all’avanguardia, che consente di riutilizzare il calore prodotto dai condizionatori dei mosti e dei vini in fermentazione, oltre a un risparmio idrico non indifferente.

Il direttore Alessandro Vella, arrivato in Val d’Oca da circa un anno, ha dichiarato di essersi trovato fin da subito bene nel suo nuovo ruolo e ha parlato anche di futuro: le due linee di imbottigliamento sono state rinnovate e l’automazione oggi migliora l’ottimizzazione dei tempi e dei costi in un’ottica di industria 4.0.

Per questo tema ci sono progetti anche per il futuro: entro il 2021 l’azienda dichiara che sarà completata la realizzazione di una nuova platea per un totale di 40 serbatoi e quattro autoclavi, con un investimento di tre milioni e mezzo di euro. La trasformazione digitale, poi, contribuirà alla formazione dei viticoltori e alla trasformazione digitale dei quaderni di campagna.

Una parte dei fondi della Cantina Produttori viene destinata al sociale: nel 2019 non è mancato il sostegno alle realtà più vicine del territorio, dal supporto ai volontari dell’Anticendio Boschivo di Valdobbiadene, oggi presenti in sede, a Casa Maria Adelaide ma anche a Fondazione Telethon e all’Antica Fiera di San Gregorio.

Il loro rapporto con il territorio, o come riportato dalla citazione del direttore “con la terra”, si sviluppa anche attraverso il dialogo con i sindaci: presenti alla conferenza, Luciano Fregonese per Valdobbiadene, Mattia Perencin di Farra di Soligo, Albino Cordiali per Vidor, Denny Buso di Miane e Vincenzo Sacchet, primo cittadino di Tarzo.

(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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