Valdobbiadene, arrivati al Guicciardini i primi 14 profughi dall’Ucraina. Il sindaco: “Per ora rimane Covid Hotel, ci stiamo organizzando per aiutarli”

Nel pomeriggio di oggi martedì sono arrivati i primi profughi ucraini al Covid Hotel allestito all’ex ospedale Guicciardini di Valdobbiadene.

Si tratta di 14 persone tra donne e bambini, con due positivi al Covid, mentre il resto sono contatti stretti.

Il referente tecnico della struttura Aldo Lorenzon e la coordinatrice infermieristica Nadia Cavalli (seconda da sinistra nella foto di copertina, con un’ospite – negativa al Covid – e una cittadina ucraina che ha portato alcuni aiuti) stanno affrontando questa nuova emergenza, cercando di organizzare al meglio le risorse presenti all’interno dell’ospedale.

Anche il sindaco Luciano Fregonese è giunto sul posto per confrontarsi con i rappresentanti dell’Ulss 2 con l’obiettivo di aiutare queste persone.

“All’inizio alcuni bambini erano spaventati – spiega Cavalli -, perché non sapevano che struttura fosse. Un collega della Protezione civile mi ha detto che qualcuno pensava addirittura di poter essere arrestato. Adesso dobbiamo capire per quanti giorni dovranno stare in quarantena. Poi saranno liberi di uscire, ma stiamo aspettando indicazioni per capire dove potranno andare”.

Attualmente il Guicciardini ha due piani che sono agibili, con 77 posti in totale, ai quali si aggiunge un altro piano che potrebbe essere sistemato in caso di necessità.

“In questa struttura ospitiamo i profughi ucraini positivi al Covid e i loro contatti stretti – spiega Lorenzon – Sono già arrivate 14 persone e stiamo lavorando per accoglierli al meglio. In caso di necessità, abbiamo il quinto piano del Guicciardini che è stato allestito come Covid Hospital mentre il quarto è disponibile in caso di emergenza. Il terzo piano, che è quello dove è presente il Covid Hotel, attualmente è operativo grazie ad una convenzione con gli Istituti San Gregorio”.

Ancora una volta – conclude -, quando si parla di solidarietà, Valdobbiadene è in prima linea per dare un supporto a chi ha bisogno. Va dato atto che Valdobbiadene, prima nell’emergenza Covid e ora per questa situazione legata alla guerra in Ucraina, dimostra di essere una comunità dal cuore grande. Ringrazio anche il sindaco, che è sempre disponibile e presente in qualsiasi momento”.

“I profughi ucraini che giungono qui provengono dallo smistamento fatto a Conegliano e Treviso – ha affermato Fregonese – . Arrivano perché sono positivi al Covid o familiari di positivi. Rimarranno qui alcuni giorni, finché non si negativizzeranno. Cercherò di capire dalla Prefettura dove potranno andare una volta dimessi, perché al momento questo non è un centro di accoglienza ma solo un Covid Hotel”.

Qui sono presenti solo donne e bambini – conclude – Ora abbiamo bisogno di una culla, di passeggini, prodotti per l’igiene del corpo (dentifrici, spazzolini, sapone, shampoo, bagnoschiuma eccetera), pannolini, giocattoli e detersivi. Chi volesse darci una mano può mandarmi una mail all’indirizzo di posta elettronica sindaco@comune.valdobbiadene.tv.it: cercherò di rispondere a tutti e, di volta in volta, spiegherò dove si potranno portare questi oggetti”.

Chiedo di non portare le cose qui in ospedale perché rischiamo di generare confusione – conclude – Nelle prossime ore ci attiveremo con un locale comunale nel quale porteremo tutti gli oggetti che verranno donati dalla popolazione. Per ora possiamo ospitare al massimo 30 persone come Covid Hotel, ma nei prossimi giorni le cose potrebbero cambiare”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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