Ultimo giorno di lavoro per l’infermiera valdobbiadenese Rita Zago (nella foto) che oggi ha “festeggiato” al Guicciardini, la sua seconda casa per ben 38 anni, prima di iniziare un periodo di meritato riposo.
Chi la conosce bene sa che per Rita non si tratta di un addio ma soltanto di un arrivederci perché la sua comunità ha ancora tanto bisogno della sua professionalità e dell’esperienza che ha accumulato in tanti anni di lavoro in trincea nei reparti.
C’è chi ha voluto portare un fiore o comunque passare all’ex ospedale di Valdobbiadene, nel rispetto delle norme anti-Covid, per ringraziare la “storica” infermiera del paese per la quale, molto probabilmente, la pensione sarà soltanto un’utopia.
Dal sindaco Luciano Fregonese, al vicesindaco Pierantonio Geronazzo, dal consigliere regionale Tommaso Razzolini all’onorevole Angela Colmellere passando per il presidente dell’Avab di Valdobbiadene, Cristian Tessaro, i colleghi dell’Ulss 2 Marca Trevigiana e gli amici: in tanti hanno voluto abbracciare virtualmente Rita, testimoniando l’affetto per una donna che ha dato tanto per questo territorio.
Commossa, in certi momenti perfino incredula davanti a tutti i segni di vicinanza che ha ricevuto in questi giorni, l’infermiera di Valdobbiadene ha toccato ancora una volta con mano il volto più bello della sua comunità, alla quale si è dedicata con tanta passione, ricordando anche l’impegno politico e l’attuale presenza in consiglio comunale tra i consiglieri di minoranza della Civica Endimione.
“È un’emozione perché mi sembra il primo giorno di lavoro e non l’ultimo – ha affermato Rita Zago – Grazie a tutti i cittadini, ai miei colleghi e alle persone che hanno lavorato con me per 38 anni in questo ospedale. Ho visto un mondo perché sono arrivata qui quando c’erano 500 dipendenti in un ospedale che andava al massimo. Il primo febbraio del 1983 ho iniziato a lavorare qui e devo dire che ho visto tutti i passaggi della storia degli ultimi 38 anni delle nostre Ulss”.
Rita ha ricordato il dolore per l’ultimo giro di chiave nei vari reparti del Guicciardini, prima della chiusura definitiva dell’ospedale, e il grande lavoro dei volontari della Protezione civile Ana, delle squadre Avab, del personale sanitario e di tutte le persone impegnate nel ripristino della struttura ospedaliera per dare un contributo alla sanità veneta in difficoltà per l’emergenza Covid-19.
“Spero di poter dare ancora qualcosa per i cittadini e per questa struttura – continua l’infermiera valdobbiadenese -, lavorando ancora per un po’ di tempo anche con il volontariato. In questi giorni ho ricevuto tanti messaggi, telefonate, bigliettini e fiori: è stato incredibile. Siamo stati un tutt’uno con i colleghi, il personale delle pulizie, i volontari e l’amministrazione comunale di Valdobbiadene ed è stato bello lavorare con queste persone perché abbiamo dato tanto, soprattutto nell’ultimo anno, per questa struttura”.
Anche il sindaco Luciano Fregonese, a nome di tutta la comunità di Valdobbiadene, e il dottor Simone Tasso, direttore del distretto socio sanitario di Asolo, hanno voluto ringraziare l’infermiera Rita Zago per la dedizione e la professionalità dimostrate durante il suo impegno per i pazienti incontrati in tutti questi anni di lavoro.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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