Usare l’arte, in questo caso la musica e le canzoni, per raccontare le ingiustizie può essere un modo per esorcizzare il dolore e la sofferenza legati a tante vicende che hanno sconvolto la gente del territorio dell’Alta Marca Trevigiana, e non solo, negli ultimi anni.
Lo ha capito Marco Spinetta (nella foto), presentandosi con lo pseudonimo Mark Pimenta, musicista e imprenditore valdobbiadenese già noto al pubblico trevigiano grazie alla sua canzone-parodia sulla modifica alla viabilità di Valdobbiadene. Il nuovo brano, dal titolo “Lo scandalo bancario” (sotto, nel video) è presentato a nome del “Collettivo Pimenta”, progetto iniziato nel 2005 proprio da Marco Spinetta, che ora ne è diventato anche voce principale.
“Il testo del brano – racconta Marco Spinetta – scaturisce dalla rabbia di fronte alle numerose testimonianze delle tante persone che venivano nella mia torrefazione per lasciare i documenti da consegnare ai referenti dell’associazione “Azionisti truffati dalle banche”. Questo testo era pronto da più di un anno ma fin dall’esordio di “Viabilità” mi ero sempre trattenuto dall’esporre le mie canzoni. Da tanti anni scrivo canzoni ma ora ho cominciato a prendere posizione nel centro del palco, invece che limitarmi a fare il chitarrista di lato. Ho presentato in anteprima questo pezzo in radio, ospite del programma “Note poco note”, curato dal valdobbiadenese Maurizio De Rocco“.
“Il vero nucleo portante del brano – prosegue il musicista valdobbiadenese – è il tema dell’uovo: quell’uovo mai lanciato contro chi ha tradito la fiducia della gente, che è stata in più di un caso considerata alla stregua di un “pollo da spennare”. E’ vero che c’è stato l’episodio simbolico del sequestro dell’appartamento, e il comitato ha lavorato e combattuto duramente, ma la gente comune non si è unita per protestare e non ci ha mai creduto fino in fondo. Forse a ragione, purtroppo, per come vanno infelicemente le cose in questo dannato Paese”.”La mia critica – conclude Spinetta – è comunque una lama a doppio taglio: se da un lato abbiamo assistito ad un intollerabile furto impunito, dall’altro c’è anche da chiedersi come mai ci fosse tanto denaro fermo visti i numerosi negozi che chiudono e l’ansia e i timori nei confronti degli immigrati che ci ruberebbero il lavoro. Intanto, quelli che hanno derubato la gente erano bianchissimi, candidi come la neve. Ad ogni modo non è possibile generalizzare: ognuno sa quello che gli è costato mettere lì il denaro che ha perso e il rispetto più profondo va a quelli che non hanno saputo reagire alla batosta e si sono tolti la vita”.
Il “Collettivo Pimenta”, nato nel padovano, è alla ricerca di nuovi collaboratori anche per la realizzazione di videoclip e ora sarà da capire se anche il nuovo brano “Lo scandalo bancario” diventerà un tormentone, come è stato “Viabilità”, ma soprattutto se inviterà la gente a riflettere su un tema delicato che ha segnato in negativo la storia recente del popolo veneto.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Marco Spinetta).
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