Valdobbiadene, esaurite le mascherine alla farmacia comunale: un solo caso di protesta spento sul nascere

Nelle farmacie della Marca Trevigiana non si sta assistendo a scene di panico per la “psicosi da Coronavirus” ma le richieste di mascherine e disinfettanti non si contano più.

Nella farmacia comunale di Valdobbiadene, per esempio, per le mascherine si dovrà aspettare fino a mercoledì, mentre su 300 ingressi giornalieri circa 120 persone hanno richiesto disinfettanti e altri prodotti per prevenire il possibile contagio. 


Un solo cliente, invece, ha protestato in modo pesante per l’assenza di una mascherina che voleva acquistare, accusando medici e farmacisti di voler “diffondere il virus”. In tutte le altre situazioni la gente ha mantenuto un comportamento equilibrato e non si segnalano episodi particolari dove le persone, a differenza di altri contesti italiani, hanno perso la pazienza.

“La farmacia comunale “Dalla Costa” di Valdobbiadene e Bigolino – spiega il direttore Giancarlo Raia – da martedì 25 febbraio avrà nuovi pezzi di “Amuchina gel”, in preparazione galenica, mentre per le mascherine chirurgiche, quelle verdi, si dovrà attendere fino a mercoledì 26 o giovedì 27 febbraio. Chi dovesse cercare quelle con il filtro davanti rimarrà deluso perché sono introvabili. I nostri clienti ci stanno chiedendo di continuo se abbiamo mascherine e disinfettanti o se esista un rimedio per aumentare le difese immunitarie come la vitamina C”.

“Consiglio di lavarsi le mani il più possibile – prosegue il farmacista valdobbiadenese – e di non andare in luoghi affollati. In questo momento non bisogna affaticare l’organismo o fare diete particolari perché il corpo rischia di debilitarsi. I valdobbiadenesi stanno gestendo bene quella che in molti chiamano “psicosi da Coronavirus”. La gente chiede informazioni e si fa dare dei consigli. Ho sentito che altri colleghi, invece, sono in forte difficoltà, soprattutto nella Provincia di Venezia”.

In alcuni contesti – continua – mi hanno parlato di veri e propri assalti alle farmacie e se le persone non trovano quello che cercano volano gli insulti, anche pesanti. Per noi c’è stato un solo caso di una persona che è venuta a chiedere la mascherina e, non trovandola, ci ha addirittura detto che quello che sta succedendo è un complotto di medici e farmacisti. L’uomo ha detto che noi non vogliamo vendere questi articoli perché il nostro obiettivo è che si diffonda il virus“.

“Non abbiamo dato troppo peso a questo soggetto, che abbiamo allontanato, e preciso che non si trattava di una persona di Valdobbiadene perché, come già detto, i valdobbiadenesi stanno rispondendo bene. Cerchiamo di stare tranquilli e affidiamoci a persone competenti senza seguire le fake news”, ha concluso Raia.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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