Dopo un piccolo ritardo dovuto al maltempo, l’angelo di Gioacchino Vettorello, il custode del Parco del Piave a Bigolino di Valdobbiadene, è stato acceso per illuminare di speranza il fiume “Sacro alla Patria”.
L’angelo di legno è stato realizzato in un periodo funestato dalla pandemia del Covid che ha sbriciolato ogni certezza, obbligandoci a un ripensamento delle priorità della vita.
Contemplare questa scultura può aiutare a guardare con più ottimismo al futuro di queste terre, invitandoci a rispettare la natura proprio perché l’angelo è stato realizzato con elementi naturali.
Un grande ramo sostiene la testa e le due ali dell’angelo lavorate dallo scultore con passione e tanta buona volontà.
Dopo l’ottimo riscontro ottenuto con la notizia della realizzazione dell’angelo, Vettorello ha deciso di illuminarlo durante la sera dalle ore 16.30 alle ore 18.30.
L’iniziativa di Vettorello non vuole essere solo un invito a raggiungere il Parco del Piave per andare ad ammirare l’opera, visto che l’area non si trova nelle condizioni migliori dopo l’ultima piena del fiume ed è sempre meglio scongiurare le occasioni di assembramento, ma rappresenta anche un contributo e un segno di speranza per la comunità di Valdobbiadene.
L’angelo illuminato è ancora più bello e chi ha visto le foto condivise nei social dal suo autore ne è rimasto estasiato, ringraziando Vettorello per questo omaggio “alla Piave” e a tutti i valdobbiadenesi.
La speranza del custode del Parco del Piave è che l’angelo illuminato possa essere visibile anche “dagli amici al di là della Piave” e che questa sagoma illuminata protegga la zona da nuove piene che rischiano di rovinare il lavoro dei volontari che si occupano di una delle realtà naturalistiche più belle del Comune di Valdobbiadene.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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